Confartigianato verso l’assemblea. Riva: “La politica guardi alle imprese”

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Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco.

 

LECCO – E’ in programma per il prossimo lunedì, nell’aula magna dell’ateneo lecchese del Politecnico, l’assemblea annuale di Confartigianato Imprese Lecco. L’incontro sarà un’occasione importante per incontrare gli associati, i rappresentanti locali del mondo del lavoro ed istituzionale, analizzare le ultime dinamiche economiche ed anche per discutere dei riflessi che, inevitabilmente, le scelte della politica nazionale innescano su imprese e mondo produttivo.

Iniziamo proprio da questo attualissimo argomento l’intervista a Daniele Riva, alla guida di Confartigianato Imprese Lecco.

Presidente, in questi giorni abbiamo potuto conoscere meglio i contenuti della manovra finanziaria. Cosa vi piace e cosa invece bocciate delle scelte del Governo?
“La Legge di Bilancio contiene alcuni aspetti che sosteniamo, altri che bocciamo sonoramente. Primo tra tutti il reddito di cittadinanza: pur capendo la motivazione di voler aiutare chi è senza lavoro, rischiamo di invogliare le persone a stare a casa, per non dire che la misura può addirittura incentivare il lavoro nero. Da imprenditore e artigiano, ritengo che sarebbe stato meglio dare i 780 euro al mese alle imprese per ogni nuovo assunto, escludendole dai relativi aggravi contributivi per i successivi due anni. In questo modo si aiuterebbero sia le persone, inserendole nel mondo del lavoro, sia le imprese che vogliono assumere ma che si devono sobbarcare un costo del lavoro enorme. Siamo fortemente rammaricati inoltre per la mancata proroga del superammortamento, misura che ha consentito a molte imprese di rinnovare o di incrementare la dotazione di beni strumentali guadagnando in competitività. Detto ciò, condividiamo in linea generale l’impostazione espansiva della Manovra, anche a debito, purché questa contenga più spese per investimenti e riduzione della tassazione rispetto ai capitoli riservati a un assistenzialismo a pioggia. Siamo invece soddisfatti per la riconferma delle detrazioni, in particolare quelle in ambito di edilizia, a favore delle famiglie e, di conseguenza, del lavoro dei nostri artigiani. Sono tre i “macigni” che ostacolano il nostro lavoro di imprenditori: fisco, burocrazia e lavoro. E’ a questi temi che è dedicata la nostra Assemblea annuale e che speriamo trovino il giusto spazio nell’attività dei nostri politici”.

Il superamento Legge Fornero potrà avere effetti su occupazione? Per un artigiano in pensione ci sarà un nuovo artigiano che subentra?
“Questo automatismo non c’è, nemmeno tra i dipendenti degli artigiani. Sostituire un lavoratore con quarant’anni di esperienza con un ragazzo appena uscito dalla scuola, non è semplice. Si tratta di dipendenti che comunque lasceranno il lavoro tra qualche anno con l’attuale normativa, anticipare la loro uscita può creare dei problemi alle aziende ancora non pronte a questo ricambio”.

Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco

La formazione è uno degli argomenti su cui maggiormente si è discusso negli ultimi anni, in particolare sull’alternanza scuola-lavoro, con attività partite anche nel lecchese. Quanto già fatto sul nostro territorio è sufficiente?
“Personalmente condivido in modo assoluto il metodo dell’alternanza per favorire la formazione e l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Non sono altrettanto soddisfatto di come questo sistema viene oggi applicato e mi auguro che sia solo una fase di rodaggio. Ci sono state diverse iniziative nella nostra provincia da parte delle singole categorie, quello che manca è un coordinamento tra queste. Ognuno fa il suo pezzo, ma il risultato non è all’altezza delle aspettative. E’ però la strada da seguire, può portare beneficio sia allo studente, e al suo percorso formativo, sia alle aziende che cercano sempre più competenze specifiche”.

Il secondo tema che ha contraddistinto gli ultimi anni è quello dell’innovazione e quindi Industria 4.0. Anche le piccole medie aziende riescono ad accedervi?
“Si, anche le piccole aziende si sono attivate e i vantaggi sono evidenti. In alcuni casi, gli imprenditori riescono a coprire interamente il costo dell’investimento sui macchinari. Credo che queste manovre servano a far crescere le aziende. Il manifatturiero investe da sempre sull’innovazione, oggi può farlo in modo accelerato rispetto ad un processo che normalmente richiederebbe tempi più lunghi. Mi auguro che il nuovo Governo continui ad incentivare l’uso di strumenti come quelli contenuti nel piano Industria 4.0”.

Guardando alla politica locale, ci sono provvedimenti che oggi complicano la quotidianità degli artigiani? Il blocco dei diesel Euro 3 per esempio oppure, in città, l’aumento sulle tariffe dei parcheggi…
“Il nuovo divieto sui veicoli inquinanti è sicuramente un problema per gli artigiani, solo dopo un confronto importante con la Regione siamo riusciti ad ottenere degli interventi per mitigare i disagi. Molti artigiani dispongono di veicoli che non potrebbero oggi circolare e non sono in condizione di sostituirli oppure hanno in azienda mezzi che utilizzano solo occasionalmente e acquistarne di nuovi è una spesa di cui farebbero a meno. Riguardo al costo dei parcheggi, così come l’aumento delle tariffe della Tari, sono provvedimenti che pesano su chi ha un’attività e per i quali il dialogo e il confronto diretto con le Istituzioni, in questo caso con il Comune, tornando agli Euro 3 con Regione, sono sempre necessari”.

Presidente, ci tolga una curiosità, tra Lega e Cinque Stelle chi salverebbe?
“Oggi nessuno dei due. Credo che questo esecutivo abbia fatto poco di positivo, molte altre cose invece non vanno e abbiamo assistito a troppe dichiarazioni fuori luogo da parte dei rappresentanti di questi partiti. Spesso sono apparsi più come dilettati allo sbaraglio che come uomini di Governo: non si può sempre parlare di pancia e alla pancia delle persone”.