Coronavirus, la riunione dei sindaci lecchesi ‘in diretta’ con Regione

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I sindaci della Provincia di Lecco riuniti domenica sera nella sede territoriale di Regione

Domenica sera riunione dei sindaci lecchesi in diretta con Regione

Presentate le misure per evitare la diffusione del contagio: “Saranno richiesti chiarimenti”

LECCO – “La situazione è sotto controllo, i cittadini possono stare tranquilli”. Queste le poche parole pronunciate dal sindaco di Lecco Virginio Brivio domenica sera al termine della riunione presso l’Ufficio Territoriale Regionale di Lecco in diretta con Regione Lombardia. Presenti tutti e 88 i sindaci della Provincia di Lecco, convocati, insieme a quelli delle altre Province lombarde, da Regione per la presentazione dei provvedimenti presi per contenere il contagio da Coronavirus di cui, ricordiamo, non si registrano ancora casi nel territorio lecchese.

L’ordinanza regionale, firmata domenica sera dal presidente Attilio Fontana e dal Ministro della Salute Roberto Speranza, di fatto prevede una serie di disposizioni volte ad evitare assembramenti non necessari, tra le quali la chiusura delle scuole, nidi compresi, divieto di assembramento di persone in luoghi pubblici o privati aperti al pubblico, chiusura di biblioteche, cinema, teatri, palestre e piscine, sospensione dei mercati settimanali e dei riti religiosi (i funerali potranno avere luogo in forma privata e senza funzione), chiusura di bar, discoteche e locali di intrattenimento dalle ore 18 alle ore 6.

Misure che qualche sindaco, al termine della riunione, non ha esitato a definire “eccessive” e “contestabili” ma che scattano da oggi, lunedì 24 febbraio, fino a domenica 1° marzo compresa, salvo ulteriori disposizioni da parte di Regione e del Ministero della Salute.

Non sono mancate, sulle diverse pagine social e sui siti comunali, le precisazioni da parte dei primi cittadini sull’attuazione dell’ordinanza regionale. “La stesura dell’ordinanza – ha scritto ad esempio su facebook Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello – lascia spazio a possibili e differenti interpretazioni per le quali sono già stati richiesti chiarimenti a RegioneOgnuna di queste iniziative vuole evitare la presenza di tante persone nello stesso luogo, soprattutto se sconosciute tra loro, per limitare le situazioni di contagio”.

La preoccupazione più grande dei sindaci è la confusione che le limitazioni dell’ordinanza possono generare nella cittadinanza: “Confidiamo comunque nella collaborazione attiva da parte di tutti” il commento di diversi primi cittadini presenti.

Per informazioni sulle misure di chiusura è possibile rivolgersi ai Comuni di residenza, visitando il sito web o consultando le rispettive pagine facebook.

QUI il testo integrale dell’ordinanza regionale