Dadati: “Quelle di Mauri? Polemiche inutili e dannose per i cittadini”

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Fabio Dadati

LECCO – Non sono passate nemmeno 24 ore ed è arrivata immediata la replica dell’ex assessore provinciale Fabio Dadati alle critiche mosse da Ivan Mauri, vice-capogruppo comunale tra le fila del PdL, che nelle sue dichiarazioni rilasciate ieri concludeva: “Difficile ascoltare le sue prediche”. (vedi articolo)

“Considero assolutamente sbagliato entrare in polemiche che sono del tutto inutili e dannose per l’intresse dei cittadini – esordisce Dadati – Il consigliere comunale Ivan Mauri mi ha accusato genericamente, senza dati che lo confortassero, che faccio prediche, che nella mia attivitá amministrativa non sono stato meritevole e che voglio tornare nel Pdl”.

L’ex assessore risponde punto per punto alle critiche che gli sono state mosse: “Riprendiamo brevemente i fatti: un esponente politico di primo piano, Michela Vittoria Brambilla, ex ministro, parlamentare e capo del Popolo della Libertá della provincia di Lecco, ha dichiarato che avrebbe applicato un metodo meritocratico nell’individuazione dei candidati ai consigli di amministrazione delle societá pubbliche. Un tema che sostengo da tempo insieme ai colleghi del Forum della Meritocrazia, che ho fondato e di cui sono vice direttore generale. Associazione che non ha alcuna caratterizzazione politica, il Forum annovera tra le sue fila i piú autorevoli esperti di consulting e HR italiani ed internazionali. Ho applaudito a questa iniziativa dell’onorevole Brambilla senza entrare nel merito delle ‘battaglie’ politiche, che per me dovrebbe essere altre, interne al Pdl e senza fare alcuna predica a nessuno. Leggo i media e trovo l’intervento di Mauri che per tutta risposta mi porta le accuse che ho citato prima. Intervento talmente decontesualizzato e privo di una causa scatenante che pare un avvertimento a non farmi venire in mente di ritornare nel PdL, anzi, Mauri lo dice anche in modo esplicito, non lascia dubbi. Nel caso ci pensassi devo sapere questo sarà solo l’antipasto del trattatamento che mi sará riservato. In verità non avevo alcuna intenzione di rientrare in un partito, ma certo questo intervento fa venire voglia di farlo, sempre che decida di porre fine all’esperienza dal movimento che ho fondato, Rinascimento Italiano, ipotesi oggi non percorribile”.

Dadati non tralascia nulla e prosegue: “Rispetto alle insinuazioni sui meriti per gli incarichi che ho avuto, per me parlano i numeri: a Linee Lecco bilanci attivi, crescita dei fatturato, dei passeggeri e della qualità dei servizi; riguardo alla Provincia record di arrivi e presenze di turisti, eccezionale incremento di stranieri in controtendenza rispetto al livello nazionale; sul lavoro condivisione con categorie e sindacati e prima di tutto con i lavoratori. Un fronte compatto a difesa del lavoro. E tanti progetti avviati, in parte fermi dopo le mie dimissioni”.

Poi entra nel merito del suo lavoro alla Fiera di Milano:  “Ho dato contributo determinante al processo di razionalizzazione portando alla fusione delle societá da me amministrate con forti riduzioni di costo. Ho contribuito al recupero di una fiera ormai morta, Transpotec Logitec, contenendo le perdite e risolvendo positivamente un contenzioso con Verona Fiere. Ho ideato e ralizzato il Forum Internazionale della Logistica e dei Trasporti, arrivato alla quinta edizione e momento centrale per gli addetti ai lavori. Sono stato consigliere del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Senatore Altero Matteoli; a dicembre 2012 sono stato premiato come ‘Logistico dell’Anno’ da Assologistica e Assolombarda, in questi mesi sono stato chiamato a far parte di importanti comitati internazionali e per societá internazionali sono advisor strategico o per marketing e comunicazione”.

L’ex assessore provinciale non tralascia nemmeno l’aspetto economico, sul quale puntualizza: “Quest’anno il mio reddito sará superiore a quello dello scorso anno, pur avendo rinunciato alla politica ed ai compensi ed al potere dimettendomi per mia scelta da assessore provinciale e coordinatore degli assessori a turismo dell’Upl. Dimissioni che avevano il solo obiettivo di provare ad affermare una politica diversa, meritocratica, utile alla gente. Ho rinunciato a 2400 euro al mese. Quanti altri lo hanno fatto? In Lombardia non mi risulta nessuno”.

Infine, seppur usando il fioretto, Dadati coglie l’occasione per un fervorino ovviamente all’indirizzo di Mauri e non solo: “Ci serve un altro modo di fare politica, non polemico, non fatto di attacchi e processi alle persone ma teso sulle cose concrete. Inziamo dalle nostre proposte, dai progetti che ho avviato: la riduzione dei Comuni con la Grande Lecco, il rilancio del territorio con il Museo Internazionale della Moto Guzzi, il piano di logistica urbano avviato da me con il bando Aster di Regione Lombardia, una gestione di marketing territoriale con la realizzazione di un gruppo di lavoro dedicato alla promozione del sistema turistico di Lecco e del Lago di Como, da realizzare tra pubblico e privato con il rilancio di Lario Fiere, e ancora, il nuovo lungo lago di Lecco, la riqualificazione di Pescarenico con il centro convegni e una nuova conottieri. Poi il porto turistico con l’attracco e la fermata deila navigazione del Lago di Como a Paré di Valmadrera, pensato da Confcommercio in seno alla consulta della Deutsche Bank e realizzato con l’impegno a reperire i fondi da parte del ministro Brambilla a livello nazionale, mio e del sindaco Marco Rusconi di Valmadrera a livello locale. Non ultimo il progetto della Cittadella della Luce nell’area Leuci per rilanciate la produzione industriale e il lavoro a Lecco, progetto ben seguito, questo, dagli amici ed x colleghi, Antonio Conrater e Armando Volontè. Queste e molte altre cose che mi appassionano perché utili alla nostra gente ed alla nostra terra”.