Decreto Dignità: rischio per 80 posti in Fiocchi, salvati con un accordo

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LECCO – Le motivazioni alla base delle nuove normative sono tutt’altro che cattive, l’obiettivo è frenare il ricorso da parte delle aziende di lavoratori a termine, eppure il Decreto Dignità varato dal Governo ha rischiato di far perdere il posto a molti lavoratori, nel caso specifico quelli della Fiocchi Munizioni di Lecco.

Solo grazie ad un accordo tra azienda e sindacati, arrivati dopo una non semplice discussione e con la disponibilità della Fiocchi, si è riusciti a preservare la quasi totalità degli impieghi in scadenza.

Emilio Castelli della Fim Cisl.

Non si parla di un numero esiguo di lavoratori: erano ben 86 i contratti a termine che si sarebbero conclusi a luglio e altri il prossimo dicembre, di questi 32 sono i contratti che hanno superato i 24 mesi di permanenza nella stessa azienda e per i quali sarebbe scattato il divieto di proroga, introdotto dalle nuove regole.

“E’ la mancanza di una fase transitoria alle nuove norme che ha messo in difficoltà il mantenimento dei posti di lavoro, occorreva una soluzione per garantire l’occupazione – spiega Emilio Castelli della Fim Cisl – la strada in Fiocchi è stata quella di trasformare quasi tutti i contratti (il 90%) oltre i 24 mesi in tempi indeterminati e un accordo in deroga al decreto, possibile per legge, per rinnovare di un altro anno senza casuale i contratti in scadenza”.

“L’accordo effettuato alla Fiocchi munizioni è una precisa risposta alle norme del lavoro, che seppur nate con le migliori intenzioni non tengono conto della realtà nelle fabbriche. Il Decreto Dignità è un entrato a gamba tesa – spiega Enrico Azzaro della Uilm –  Occorreva un periodo transitorio che permettesse gradualmente il passaggio tra le precedenti tipologie di lavoro flessibile e le nuove, oppure semplicemente le norme avrebbero avuto efficacia per i nuovi contratti. Ad ogni modo, il nostro lavoro è quello di fare accordi che tengano in considerazione la tutela dei lavoratori e la prospettiva aziendale, noi come Uilm abbiamo voluto convintamente l’accordo e questo deve essere un chiaro segnale alle imprese del territorio”.

Enrico Azzaro – Uilm

Sindacati e azienda si ritroveranno a novembre per una nuova valutazione della situazione occupazionale in base ai livelli produttivi della fabbrica. Dal 2015 al 2017, Fiocchi Munizioni ha effettuato circa 200 assunzioni ed oggi la sua forza lavoro supera i 500 dipendenti.

“La stessa azienda si è trovata in difficoltà con le nuove norme perché ha necessità di mantenere il proprio organico – prosegue Castelli della Fim – Dal punto di vista sindacale, ridurre la precarietà è sempre un fattore positivo, così come chiedere alle imprese di indicare la causale delle assunzioni ascadenza. Il decreto non è sbagliato, la sua attuazione immediata sta creando delle problematiche che fortunatamente, nel caso della Fiocchi, siamo riusciti a risolvere preservando i posti di lavoro”.