Dichiarazioni anticipate di trattamento: Olginate le approva

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Al centro Paola Viganò
Al centro Paola Viganò

 

OLGINATE – L’amministrazione comunale di Olginate nel consiglio comunale, riunitosi mercoledì sera nel municipio, ha approvato il regolamento delle dichiarazioni anticipate di trattamento:  un documento strettamente personale, attraverso il quale una persona capace di intendere e  di volere esprime anticipatamente la propria volontà in merito ai trattamenti sanitari e medici che intende, o non intende,  accettare nel momento in cui dovesse trovarsi in condizioni tali da non essere in grado di poter esprimere la propria volontà.

Questo regolamento nasce dopo un lungo iter che ha visto la collaborazione dell’amministrazione comunale con il circolo culturale “Cento passi” di Olginate, e ci rende molto orgogliosi e soddisfatti del lavoro svolto – ha esordito l’assessore ai Servizi alla persona Paola Viganò – abbiamo pensato a un regolamento diviso per articoli, molto semplice e chiaro per poter essere compreso da tutti e che prevede anche la possibilità di assistenza da parte del circolo culturale “Cento Passi”; in questo modo l’amministrazione comunale viene riconosciuta come garante dei diritti di tutti i cittadini e, considerato che in Italia non c’è ancora una legge in merito a questo tema, con questo regolamento vogliamo porci come stimolo nei confronti del  Governo centrale a prendere delle serie decisioni in merito”.

Con l’approvazione del regolamento delle dichiarazioni anticipate di trattamento l’amministrazione comunale di Olginate si impegna quindi a “istituire un registro dove ciascun cittadino, maggiorenne e capace di intendere e di volere, può registrare le sue dichiarazione anticipate di trattamento che continueranno ad essere valide anche nel momento in cui il cittadino cambierà residenza” ha spiegato l’assessore ai Servizi alla persona Paola Viganò.

 

La minoranza
La minoranza

 

Un argomento molto delicato che non ha ricevuto accoglienza positiva da parte della minoranza olginatese: “E’ un regolamento, a mio parere, troppo semplice, prematuro e fine a se stesso – ha tuonato il consigliere di minoranza Roberto Gnecchi – inoltre dal punto di vista giuridico la situazione non è molto chiara, per questo ritengo che non vi sia una finalità concreta nell’istituire questo registro”.  Le critiche non sono arrivate solo dal punto di vista giuridico, ma anche da un punto di vista etico e sociale:” Personalmente non me la sentirei di ‘staccare la spina’ a un mio famigliare o conoscente, nel momento in cui non risulti più in grado di intendere e di volere” hanno espresso concordi i consiglieri di minoranza Bruno Redaelli, Giuseppe Pata e Riccardo De Capitani .

La risposta  della maggioranza non si è fatta attendere: “ La dichiarazione anticipata di trattamento si fa, come suggerito dal nome stesso, anticipatamente, proprio per permettere alle persone di poter decidere quando ancora sono in grado di intendere e di volere ciò che dovrà essere fatto loro nel momento in cui esse non saranno più in grado di prendere decisioni – ha sottolineato l’assessore Viganò – Nel momento in cui una persona è dichiarata incapace di intendere e di volere viene eseguito l’iter classico dei trattamenti, magari anche contro la sua volontà, ma questa cosa può essere evitata grazie alla dichiarazione anticipata che rispetta perfettamente l’articolo 32 della Costituzione italiana ‘Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizioni di legge’”.

All’assessore Viganò ha fatto eco il sindaco di Olginate Rocco Briganti che ha sottolineato come il D.a.t si ponga come una “raccolta di volontà della persona su se stessa, sollevando così i parenti dalla responsabilità di prendere una scelta che sarebbe toccata solo ed esclusivamente alla persona stessa; è inoltre un provvedimento di cui condivido pienamente gli ideali di libertà e democrazia”.

Si è passati poi alle dichiarazioni di voto: la maggioranza ha votato interamente a favore, mentre la minoranza si è opposta esprimendo all’unanimità voto contrario, il regolamento è stato quindi approvato.