Elezioni. Candidati a confronto: Istruzione, Sport e Sociale @5

Tempo di lettura: 12 minuti

volontariato

 

LECCO – Nel quinto appuntamento-intervista con i candidati sindaci abbiamo parlato di Istruzione, Sport e Sociale, approfondendo con loro le idee e i progetti su un tema considerato sempre più centrale per il benessere della città. 

[clear-line]

Scuola: come intende investire le risorse destinate alla scuola?

Alberto-Anghileri-120x120ALBERTO ANGHILERI (Con la sinistra Cambia Lecco) – “Innanzitutto procederei con la messa a norma degli edifici scolastici, quindi la manutenzione ordinaria per evitare che, come già successo,  crollino i soffitti delle aule. In secondo luogo attrezzerei le scuole  con ciò che ancora necessitano,  palestre,  aule di informatiche, laboratori linguistici per migliorare il servizio offerto agli alunni”

lorenzo_bodega_120x120LORENZO BODEGA (Bodega sindaco Sì, NCD, Destra per Lecco) – “C’è già stato un decreto di governo che ha sbloccato parte delle risorse e il comune ha messo in campo alcuni interventi, mirati specialmente alla ristrutturazione degli edifici, quindi credo che sia importante continuare su questa strada. Quando verranno sbloccate altre risorse, poi, penso sia necessario un censimento sulla sicurezza delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Sulla sicurezza scolastica abbiamo già operato tanto, ma è ancora necessario controllare i vari certificati di sicurezza, ad esempio verificare gli impianti elettrici, per tenere monitorata la condizione degli edifici”.

Virginio-Brivio_120x120VIRGINIO BRIVIO (PD, Appello per Lecco, Vivere Lecco) –  “Un grande piano sulla tecnologia. Adesso c’è l’ADSL nelle scuole ma si deve guardare anche alle lavagne elettroniche, al miglioramento dei laboratori e ad un piano di razionalizzazione che guardi all’accorpamento tra gli istituti scolastici. Quindi  non solo la messa in sicurezza ma anche l’innalzamento delle tecnologie in dotazione alla scuola per migliorare la qualità del servizio”.

alberto_negrini_120x120ALBERTO NEGRINI (Viva Lecco, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia) –“Bisogna pensare agli interventi di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, poi bisogna fare delle verifiche per capire se e quali interventi straordinari necessitino le scuole. Avendo fondi a disposizione sarebbe bello poter pensare a offrire servizi in più, come laboratori e doposcuola utili sia agli studenti che ai loro genitori, servizi che al momento non sono presenti nelle scuole pubbliche”.

massimo_riva_120x120MASSIMO RIVA (Movimento 5 Stelle) – “In primo luogo sarà necessario mettere al lavoro gli uffici tecnici interni al fine di redigere i progetti esecutivi necessari alla partecipazione a bandi di finanziamento o per attingere ai fondi inoptati dell’ 8×1000 destinati all’ediliza scolastica. Ad oggi tutti i cittadini lecchesi non hanno avuto risposte comprensibili e soddisfacenti sul perché l’Amministrazione e la macchina comunale si siano fatte trovare impreparate sia nella gestione delle emergenze, sia nelle possibilità di attingere a finanziamenti, fondamentali in periodi di “vacche magre” come quelli attuali,  per ristrutturazioni e manutenzioni. La realtà è che non c’è volontà e capacità politica di risolvere i problemi e di pianificazione strategica. Lecco ha perso queste opportunità solo per l’inerzia e l’ignavia dei propri amministratori che, paradosso nel paradosso, non erano neppure a conoscenza delle opportunità di cui potevano usufruire, facendosi trovare impreparati”.

 

[clear-line]

mensa-scolastica (3)Come pensa debba essere gestito il servizio delle mense scolastiche?

ANGHILERI – “Bisognerebbe dotarsi di un centro unico per la preparazione dei cibi, cosa oggi non possibile per questioni spazi,  vanno  fatti però controlli, da parte degli addetti e dei genitori, per verificare il rispetto di quanto previsto dai capitolati. Ci sono anche tanti sprechi che andrebbero ridotti ma dipendono dall’applicazione dei regolamenti ASL”.

BODEGA – “Io giudico il servizio mensa delle scuole lecchesi efficace ed efficiente, ma sono consapevole che le mense sono sempre una questione spinosa. Esiste una commissione mensa che insieme all’Asl controlla la dieta per gli studenti e la studia in base alle diverse fasce d’età, ma spesso questi menù non incontrano il gusto dei ragazzi che solitamente preferiscono cibi meno salutari, quindi il problema diventa relativo all’educazione alimentare di base più che al servizio offerto”.

BRIVIO –  “Con l’ultimo appalto c’è stato un miglioramento, sappiamo che ci sono ancora alcune cose da migliorare e su un tema così sensibile la nostra intenzione è quella di coinvolgere sempre più gli operatori e il personale della scuola”.

NEGRINI- “Per quanto riguarda il servizio delle mense scolastiche ci sono state delle critiche, spesso giustificate, da associazioni di genitori che hanno ritenuto i menù proposti non adeguati come porzioni e qualità alle esigenze dei ragazzi. Quello che può fare il Comune è verificare che il bando e le forniture siano adeguate a quanto richiesto e intervenire qualora non lo fossero, questo modus operandi deve valere per tutti i bandi comunali che prevedano delle forniture da esterni”.

RIVA – “Rivedremo completamente il sistema delle mense scolastiche, istituendo centri di cottura a chilometro zero, ed incentiveremo l’uso ed il consumo sia di prodotti ‘bio’ che di prodotti locali: l’obiettivo è quello di internalizzare il servizio di preparazione del cibo che ogni giorno i nostri figli consumano, tendendo al “Km Zero”. Verranno organizzate apposite iniziative per combattere la cattiva pratica dello spreco alimentare, sensibilizzando su questo tema i giovani. Analizzeremo i bandi in essere e se verranno giudicati antieconomici o comunque non in linea con le aspettative di genitori e bambini verranno annullati”.

 

[clear-line]

anziani-disegnoLecco, sondaggi alla mano, è una città con una media di abitanti anziani alta: cosa pensa di fare per migliorare la loro vita in città?

ANGHILERI – “In tutti i rioni servirebbero dei luoghi di incontro per gli anziani, perché il loro problema più grande è la solitudine. Ci sono dei circoli utilizzati che andrebbero invece valorizzati e utilizzare al meglio il lavoro dei volontari nell’assistenza a queste persone, che li aiutino nelle faccende quotidiane”.

BODEGA –“Io sono stato un maestro nella promozione di attività culturali nelle piazze, a cui partecipavano anche molti anziani, quindi continuerei a fare proposte simili, magari pensate anche per i rioni e non solo per il centro. Oltre alle iniziative di intrattenimento mirato, poi, ci sono anche altri piccoli e simpatici accorgimenti, ad esempio so che in alcune città nei parchi pubblici e nelle passeggiate sono stati montati attrezzi per la ginnastica degli anziani e credo che non sarebbe male riproporlo anche a Lecco”.

BRIVIO –  “Gli anziani non sono solo una categoria da assistere: ci sono tante realtà di volontariato dove gli anziani stanno facendo, portando un contributo notevole e positivo. Sono protagonisti importanti, pensiamo al tanto volontariato che c’è nel mondo alpinistico e sportivo, al Piedibus. Sono una grande risorsa che ha contribuito alla quotidianità anche l’attività comunale. Abbiamo invece bisogno, quando l’anziano va in crisi, di potenziare  quella rete di servizi sia comunale che dell’azienda sanitaria per garantire la continuità delle cure, dalla fase dell’ospedale al rientro in famiglia. Abbiamo già delle esperienze integrate tra servizi  sanitari e sociali e questa è la strada da percorrere”.

NEGRINI –“Il mondo degli anziani è da tutelare perché è una fascia debole e l’amministrazione ha il dovere di farsene carico. I primi interventi da fare riguardano le condizioni di indigenza, poi si deve pensare agli aspetti della vita sociale e al valorizzare gli anziani che ancora sono in grado e hanno voglia di dare alla comunità. Per far fronte alle esigenze dei meno giovani il Comune può contare sulle associazioni di volontariato e deve dialogare con loro, perché sono presidi fondamentali”.

RIVA – “Come per i giovani, anche per gli anziani non esiste in città un polo di aggregazione. Ci sono diversi circoli nei rioni, ma non nel centro città. Nel nostro progetto l’area ex Icam o parte di essa potrebbe essere riconvertita a spazio per gli anziani, dove allestire un circolo di scacchi, di carte, sale ristoro e dei laboratori motori e fisioterapici di assistenza e centri di assistenza post ospedaliera. Relativamente all’assistenza domiciliare intendiamo incentivare una rete di infermieri professionali e, dove possibile e necessario dedicheremo ulteriori risorse al servizio di attività assistenziale”.

 

[clear-line]

associazioneQuale ruolo può avere l’associazionismo per il benessere della città?

ANGHILERI – ” Le associazioni a  Lecco sono tantissime, un mondo del volontariato che va valorizzato. Il Comune deve essere regista,  decidere quali sono cose urgenti e come distribuire le risorse in base alle priorità. Le associazioni invece dovrebbero avere un maggiore coordinamento affinché non ci siano sovrapposizioni nel lavoro che fanno in modo che le loro risorse siano impiegate al meglio sul territorio”.

BRIVIO – “Sono state fondamentali, in questi anni le associazioni di volontariato hanno contribuito tenere assieme la coesione sociale,  stando pienamente dentro la crisi, ma non scoraggiati. I nostri servizi sociali, attraverso la co-progettazione, hanno saputo coinvolgere una rete di 33 realtà del territorio. Non si può pensare che bastino le cose che sono state raggiunte perché ci sono margini di miglioramento, ascoltando di più le associazioni in genere, allargando la co-progettazione in altri settori come la cultura, lo sport e la scuola”.

BODEGA – “L’associazionismo ha un ruolo fondamentale per la città, tocca diversi settori e potrebbero nascere sempre più collaborazioni utili ad unire le sinergie tra il Comune e le associazioni, credo che sarebbe necessario fare in modo che queste associazioni abbiano il loro spazio in città, ad esempio come prospettiva futura mi piacerebbe venisse creata una ‘casa delle associazioni’ per riunire tutte quelle del territorio”.

NEGRINI – “L’associazionismo e il no profit sono un prodotto della società civili come risposta alle esigenze dei cittadini, fanno il 90% del percorso sociale di cui ha bisogno la città, sono un motore funzionale da cui prendere esempio e sono una preziosa risorsa per le amministrazioni comunali. Il rapporto con l’associazionismo è il tema centrale di tutta la mia politica, compreso il modo di operare in ambito economico, perché credo che la sussidiarietà sia una pietra miliare della società”.

RIVA – “L’associazionismo ed il volontariato possono avere un ruolo determinante al fine di mantenere coesione sociale e benessere alla città. Il loro coinvolgimento è fondamentale ed i rapporti tra pubblica amministrazione ed Associazioni devono essere improntati alla massima trasparenza”.

 

[clear-line]

slot machineCome intende affrontare il problema del gioco d’azzardo?

ANGHILERI – “Il Comune non può fare molto ma una soluzione potrebbe essere quella di  ridurre le tasse a chi non dota di slot machine il proprio locale,  oppure fare regolamenti più stringenti;  impedire l’installazione delle macchinette nelle vicinanze delle scuole mi sembra un  palliativo perché chi vuole giocare  non ha  problemi a farsi una decina di metri. C’è poi la necessità di promuovere una cultura del non gioco e quindi di educazione del cittadino su questo tema”.

BODEGA -“Il Comune non ha particolare voce in capitolo sulle leggi riguardanti il gioco d’azzardo, ma, in collaborazione con l’osservatorio preposto, può contribuire a contenere il fenomeno con alcuni regolamenti, come l’obbligo per le case slot di stare distanti da luoghi come le scuole”.

BRIVIO – “Continueremo nell’azione già intrapresa: nessuna criminalizzazione dei gestori con i quali cercheremo collaborazione,  attenzione alle fasce deboli e speriamo che il decreto che il Governo sta preparando non limiti il potere delle amministrazioni comunali su questo tema”.

NEGRINI –“Io credo che il gioco d’azzardo sia un grave problema sociale, non genera alcuna ricchezza, ma si limita a spostarla dai più deboli ai più forti e crea delle dipendenze di tipo patologico. In Italia abbiamo avuto una situazione paradossale: siamo passati dalla quasi totale assenza di casinò alla liberalizzazione globale di tutto quello che concerne il gioco d’azzardo, dai gratta e vinci alle sale slot. So che il proibizionismo non è una soluzione e che l’amministrazione comunale non piò intervenire in termini di legge, ma per quanto mi riguarda cercherò di limitarlo il più possibile, dando le concessioni minime previste dalla legge senza aggiungere nulla in più”.

RIVA – “Contrasteremo la diffusione del gioco d’azzardo introducendo un regolamento comunale ben più restrittivo dell’attuale. A tal proposito nel passato lacune associazioni di cittadinanza attiva avevano forulato un regolamento efficace e ben più restrittivo dell’attuale. Lo riprenderemo e nel caso integreremo.Garantiremo una fiscalità agevolata ed incentivi ai pubblici esercenti che rimuoveranno le slot machine dai loro locali o non ne installeranno”.

 

[clear-line]

sport genericaLo sport è un aspetto fondamentale per la formazione dei giovani e non solo, come intenderete sostenerlo e migliorarlo?

 

ANGHILERI – “Il Comune deve riuscire a farle lavorare meglio assieme tutte le associazioni sportive della città, uscendo da una schema di gelosie che non fa bene. Bisogna aumentare la partecipazione delle associazioni e dei cittadini. Il Bione grida vendetta, è un luogo fermo da anni con i suoi problemi e difetti; va  ripensato in collaborazione con il privato e rimesso in funzione.  Si dovrebbe anche guardare al lago e al suo utilizzo: il canottaggio a Lecco sempre stato uno sport importante e la piattaforma alle caviate era la tribuna per gare canottaggio, oggi  è abbandonata a se stessa. E non dimentichiamoci dell’alpinismo e delle montagne, un’altra importantissima risorsa sportiva per la città”.

BODEGA –  “La collaborazione con le associazioni sportive è importante per il benessere in città, il Comune dovrebbe intervenire sul problema di scarsità di strutture adeguate, infatti ci sono associazioni cittadine con centinaia di iscritti che per svolgere le loro attività sono costrette ad andare fuori Lecco. Un esempio di collaborazione è quello con l’Aurora San Francesco, insieme si potrebbe inserire la costruzione di una palestra nel progetto che prevede già la realizzazione di parcheggi in viale Turati”.

BRIVIO  – “Il progetto per il Bione è già partito con l’atto indirizzo da parte del Consiglio comunale ed è iniziata la collaborazione con Finlombarda per stendere un bando di ricercare  un gestore e costruttore. Non mancherà l’attenzione a tutti gli altri impianti,  per esempio sulla palestra di via Cantarelli.  Puntiamo ad un miglioramento complessivo dell’offerta in città, valorizzando la dimensione educativa dello sport. Si cercherà il maggiore coinvolgimento delle società sportive attraverso la  consulta e chiederemo alle associazioni  di partecipare alla cogestione impianti. Nella nuova giunta verrà scelta una personalità distinta nel mondo sportivo e designato assessore con delega solo allo sport”.

NEGRINI – “Lo sport è un mondo complesso che è diviso in diversi segmenti, ad esempio ci sono le associazioni sportive di professionisti e quelle dilettantistiche che hanno esigenze diverse. A Lecco lo sport è stato abbandonato  perché  stato gestito con deleghe che andavano in direzioni diverse, è stato fatto un assessorato alla Cultura e allo Sport, ma sono ambiti con vocazioni differenti, la cultura si lega meglio al turismo, mentre per lo sport ritengo necessario un assessorato a parte, proprio per la sua complessità. Per quanto riguarda le associazioni sportive di professionisti l’amministrazione comunale deve pensare a garantire impianti e strutture adeguate al loro percorso di crescita, mentre alle associazioni rionali dilettantistiche va riconosciuto il loro sociale e, quindi, va data loro la massima attenzione, cercando anche di essere mediatori delle loro esigenze”.

RIVA – “La tradizione sportiva della città va mantenuta viva: grandi scalatori, associazioni alpinistiche d’avanguardia, attività nautiche, importanti e prestigiose imprese, hanno onorato Lecco e i lecchesi in tutto il mondo. Questi uomini e queste associazioni devono sentirsi sempre di più a casa nella nostra città. La collaborazione con le varie Società Sportive sarà fondamentale: faremo da facilitatori ad una loro collaborazione per una convergenza su progetti comuni e sosterremo le diverse manifestazione legate al mondo dello sport. Lecco è entrata nel circuito delle “Città della Montagna” e deve rimanervi, puntando ad un ruolo di leadership a livello europeo. Per incentivare la frequentazione delle nostre montagne abbiamo pensato ad una riorganizzazione dei bus domenicali per far si che il centro città sia collegato all’inizio dei sentieri per le nostre principali montagne. Penso che per promuovere giustamente eventi e manifestazioni, anche di carattere sportivo, occorra una maggiore comunicazione: Lecco negli ultimi anni è stata centro nazionale ed internazionale di importanti eventi come i Campionati Mondiali di Frisbee e la Settimana della Montagna, eventi non adeguatamente pubblicizzati soprattutto verso le giovani generazioni. Intendiamo promuovere un miglior modo di comunicare e propagandare le manifestazioni di questo genere”.