Elezioni e il caso Morterone: la lista Gay e gli avversari ammessi ‘fuori tempo’. E’ polemica

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Il municipio di Morterone

Il Partito Gay LGBT in corsa per il Comune di Morterone, la lista sfidante consegnata in ritardo

Il candidato Grassi: “Chiedo l’intervento del ministro”. L’avversario Pesenti: “Polemica inesistente”

MORTERONE – Il paese è piccolo e la gente mormora, si dice, e l’appuntamento con le elezioni del comune più piccolo d’Italia è già il più chiacchierato: proprio a Morterone, cittadina di 29 abitanti, il “Partito Gay LGBT+”, presente alla corsa elettorale in diverse città italiane, ha presentato una propria lista e già questo sarebbe bastato ad accedere la curiosità.

Ad accrescerla ulteriormente è il ‘caso’ della seconda lista in corsa, depositata sabato oltre il termine previsto delle ore 12 ma comunque accettata dalla commissione elettorale.

“Quello che succede in Italia, a me personalmente nel comune di Morterone, è una cosa inconcepibile e surreale che lede tutta la nostra comunità!” si è sfogato in un post sui social Andrea Grassi, candidato sindaco della lista arcobaleno e imprenditore titolare di un noto locale in provincia di Bergamo. Con lui, una squadra di candidati consiglieri residenti alcuni nel lecchese altri in vicini comuni bergamaschi.

Andrea Grassi, candidato sindaco a Morterone per il Partito Gay LGBT+

Grassi ha annunciato l’intenzione di contattare il ministro Luciana Lamorgese e ha già chiesto l’intervento del prefetto Castrese de Rosa e contattato telefonicamente fa sapere che lunedì, tramite il suo legale, presenterà un esposto in procura.

“Voglio chiarezza – scrive – Lo devo ai cittadini di Morterone e a tutta la mia comunità! Aspetterò le motivazioni della Commissione elettorale e nel frattempo mi adopererò tutte le mie forze per fare chiarezza!”

Dario Pesenti, candidato sindaco “Morterone Insieme”

L’avversario, dal canto suo, bolla la polemica come “inesistente. Sabato in mattinata ci siamo recati intorno alle 11 alla sede del comune di Morterone, una volta giunti lì ci è stato detto che il recepimento della lista non era possibile se non alla sede distaccata di Ballabio” racconta Dario Pesenti, avvocato lecchese ed ex assessore comunale a Lecco con l’allora primo cittadino Antonella Faggi, oggi candidato sindaco di “Morterone Insieme”, lista che vede in campo cittadini valsassinesi.

La sede a cui fa riferimento è sita nei locali del Comune di Ballabio, nella palazzina attigua al municipio, dove ormai da anni il Comune di Morterone ha i suoi uffici operativi: “Non era scritto da nessuna parte – riferisce Pesenti – quando ci è stato detto siamo scesi di nuovo a Ballabio, il tempo di percorrere la strada e abbiamo depositato la nostra lista. Non c’è stata alcuna irregolarità. Le elezioni si vincono sul campo” .

Se la sfida elettorale divide i due gruppi, ad unirli è la motivazione dichiarata che li ha spinti a presentarsi a Morterone, ovvero la decisione dell’attuale sindaco Antonella Invernizzi di non ricandidarsi e il rischio che la piccola comunità venisse commissariata.