Elezioni. Nava: “Falso. Gli elettori di NCD non hanno votato Brivio”

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Daniele Nava
Daniele Nava
Daniele Nava

LECCO – “Se Alberto Negrini al primo turno ha preso 5.582 preferenze e al secondo 8.117, quindi 2.535 in più, come si può affermare che gli elettori di NCD hanno votato in massa per Brivio al di là di qualche scelta personale e legittima? Da chi si pensa abbia ricevuto quei voti? Non certo da SEL! Considerato che il Nuovo Centrodestra aveva preso 2.382 voti, al primo turno è evidente che c’è stato uno spostamento dei nostri elettori su Negrini, al quale però sono mancanti almeno 1.559 voti per raggiungere Brivio, probabilmente i voti del Movimento 5 Stelle, a cui si è incautamente rivolto per il ballottaggio”.

Così Daniele Nava, esponente di NCD e sottosegretario regionale, replica alle accuse di un appoggio del Nuovo Centrodestra a Virginio Brivio al ballottaggio di ieri.

Il sottosegretario ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Se dopo il primo turno e dopo gli insulti di cui ci hanno coperti, prima e durante la campagna elettorale, Negrini e i suoi avessero fatto un passo verso di noi, proponendoci di sconfiggere insieme Brivio, avremmo potuto valutare un’alleanza. Invece nulla! Negrini ha cercato invece l’appoggio del Movimento 5 Stelle. Piuttosto Negrini e la Lega Nord ringrazino il nostro elettorato per la generosità dimostrata: nonostante tutto i nostri elettori per larga parte hanno appoggiato Negrini”.

“Il risultato di Lecco deve far riflettere e, personalmente, da uomo di destra non sono contento della vittoria di Brivio. Ma guardo avanti: così come non ho mai smesso di fare sinora, aumenterò lo sforzo per creare le condizioni di un centrodestra unito”, prosegue il sottosegretario regionale.
Secondo Nava a Lecco ha vinto la sinistra “non perché la città sia di sinistra”, ma per la combinazione di due elementi: “Innanzitutto c’è stato su NCD,  che a Lecco, voglio ricordarlo, ha preso il 12% contro un misero 6% di Forza Italia,  un veto inspiegabile all’alleanza per un centrodestra unito da parte della Lega Nord di Salvini”. Mentre altrove, a partire dalla Liguria, questo non è accaduto.

In secondo luogo a Lecco “si è perpetrato e consumato in via definitiva il disastro politico portato avanti dalla signora Michela Brambilla, il re Mida al contrario della politica lecchese, che è riuscita a compiere il capolavoro di distruggere non solo la “sua” Forza Italia, ma anche il centrodestra lecchese. Eppure il caso di Venezia (ma non solo) è quello di un centrodestra che è riuscito a fare bene con un candidato vicino ad Area Popolare, perché la differenza la fanno le persone. Proprio per questo è ora che i colpevoli del disastro lecchese si facciano da parte o vengano indotti a farlo”, auspica Nava.

A Lecco il Nuovo Centrodestra, forte del suo 12% e del 21% complessivo delle tre liste che hanno appoggiato Lorenzo Bodega, fa sapere che inizierà a lavorare da oggi per vincere tra cinque anni: “Ma probabilmente il periodo sarà più corto – conclude Nava – visti gli appuntamenti elettorali del 2018, dalle politiche alle regionali, c’è il rischio di votare prima della scadenza naturale della legislatura”.