Forza Nuova, Piazza Era blindata per l’arrivo di Roberto Fiore

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Al centro Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova

 

LECCO – E’ arrivato puntuale in città intorno alle 12.30 Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, accolto dai simpatizzanti del partito e dal coordinatore regionale Salvatore Ferrara e quello lecchese Renato Pensa. Il gruppo, con un cambio di programma last minute, si è riunito presso la hall dell’hotel Don Abbondio di Piazza Era a Pescarenico, per l’occasione chiusa al traffico e blindata dalle forze dell’ordine, al fine di prevenire e contenere gli scontri coi manifestanti di sinistra.

 

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Il presidio dell’Anpi e degli antifascisti era stato infatti annunciato subito dopo la notizia dell’arrivo del segretario Fiore: questa mattina a partire dalle 11 i partigiani e altre associazioni si sono ritrovati presso il parchetto 4 marzo di Corso Matteotti dove hanno espresso la loro contrarietà alla presenza in città di partiti definiti “neofascisti”: “La presenza di Forza Nuova nella nostra città è inaccettabile – ha detto Wolfango Pirelli, segretario provinciale di Cgil Lecco – dobbiamo fare di tutto per impedirla”.

 

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Da Corso Matteotti i manifestanti antifascisti si sono quindi portati in Piazza Era, dove hanno protestato contro Fiore e il ritrovo di Forza Nuova, intonando cori della Resistenza e esponendo lo striscione “Il nostro fiore è del partigiano”. Per un breve momento, prima dell’arrivo di Fiore al Don Abbondio, i due schieramenti di estrema destra e sinistra si sono fronteggiati, separati da un cordone di poliziotti in tenuta antisommossa, che ha contenuto le tensioni.

 

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Momenti di tensione veri e propri si sono verificati purtroppo tra una parte dei manifestanti di sinistra e i cronisti, sul posto per documentare l’evento: alcuni giovani presenti in piazza hanno infatti contestato il lavoro dei giornalisti con insulti e minacce, prontamente placati dalle forze dell’ordine che hanno quindi invitato i giornalisti a posizionarsi dietro il cordone di sicurezza antisommossa magistralmente coordinato dalla Digos.

Una situazione che ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ci permettiamo di aggiungere, visto che il vero motivo della protesta per il gruppo di sinistra avrebbe dovuto essere il raduno di Forza Nuova e non chi si trovava in piazza per svolgere pacificamente il proprio lavoro.

 

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