Gandolfi, Brumana e Rampin difendono la Brambilla: con Piazza è guerra aperta

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L'onorevole Michela Brambilla e Mauro Piazza

LECCO – Si scalda e si allarga la disputa tra l’onorevole Michela Vittoria Brambilla e il consigliere regionale Mauro Piazza. A prendere le difese dell’ex ministro ci pensano Dario Gandolfi, consigliere comunale di Calolziocorte, Igor Brumana, consigliere comunale di Torre dei Busi “soci fondatori dell’associazione Forza Lecco” (come tengono a sottolineare entrambi) e Rosanna Rampin, consigliere comunale a Casatenovo con tre lunghi interventi.

“Piazza non è l’interprete dell’autentico spirito berlusconiano – sbotta Gandolfi – con Forza Lecco avevamo scelto un diverso modo di fare politica perché credevamo nella necessità di ritrovare lo spirito della discesa in campo del presidente Silvio Berlusconi, che qui, a Lecco, si era perso in favore di una politica basata sullo squadrismo morale e sull’esclusione di chi aveva opinioni diverse. Fautore di questo modus operandi era proprio lui, Mauro Piazza, che, oggi, vuole farci credere di essere l’autentico interprete dei valori incarnati dal presidente Berlusconi. Il tentativo pare rocambolesco: Piazza riveste un importante ruolo istituzionale in Regione, in favore del quale ha optato lasciando la carica di coordinatore provinciale. Oggi, quindi, non ha alcun incarico nel partito e piaccia o non piaccia (e il problema è solo suo), esiste un commissario e una segreteria politica guidata dall’onorevole Michela Vittoria Brambilla, alla quale deve comunque rispetto per il ruolo che ricoprono”.

Quindi Gandolfi si pone una domanda: “Quando Piazza annuncia organigrammi e strutture della nuova Forza Italia, in nome e per conto di chi parla? – quindi prosegue – La risposta può essere solo una: esclusivamente a nome proprio, senza essere legittimato a farlo da nessuno. Il tutto appare quanto mai azzardato, se vogliamo essere clementi nella definizione: il presidente Berlusconi non ha ancora ufficializzato la nascita della nuova Forza Italia e noi a Lecco già ci troviamo tenenti e sottotenenti autoproclamati. Solo in un modo lo si può spiegare. A Piazza deve essere franata la terra sotto i piedi: per mesi ha creduto al verbo della fine di Berlusconi e lo ha anche predicato, debitamente spernacchiato chi si era impegnato nel progetto di Forza Lecco proprio perché voleva un modo diverso di fare politica. Oggi che ha capito da che parte tira il vento, tenta un impossibile recupero. Per rendere un progetto credibile, non basta, infatti, imbarcare in tutta fretta i soliti noti, spogliarli della vecchia giacchetta e far indossare loro quella di Forza Italia. Non ci provi nemmeno, farebbe una figura migliore”.

Per l’ex sindaco più Giovane d’Italia Igor Brumana “Piazza parla perchè ostaggio del livore – dichiara – La nuova Forza Italia: aperta a tutti non è un semplice cambio di casacca – quindi aggiunge – Leggo con stupore (o rassegnazione?) l’ennesimo sfogo privato di Mauro Piazza, che, senza alcuna legittimazione e ruolo di partito, azzarda disperate fughe in avanti nell’intento di far suo un progetto che suo non è mai stato. Poco gli importa se, così facendo, offre ai nostri elettori l’immagine di un partito litigioso, quando l’unico ostaggio del livore è sempre e solo lui”.

Brumana motiva così la posizione di Piazza: “Vorrebbe far dimenticare le parole di forte critica personale e politica, quasi di scherno, che aveva riservato al presidente Silvio Berlusconi. Ora che il vento è cambiato e il presidente, alle ultime elezioni, ha costretto la sinistra ad un umiliante pareggio, Piazza vede nel nostro leader un addirittura un ispiratore, magari un precursore. Di qui al paradosso il passo è breve: non Berlusconi, ma Piazza si permette di lanciare Forza Italia e i club”.

Brumana parla quindi direttamente al consigliere regionale: “Piazza, metterai in piazza spettacoli del genere, non solo non ne trarrai alcun beneficio tu, ma farai perdere la tua parte politica. La gente preferirà votare Grillo o stare a casa, anziché darci fiducia”.

Brumana alza quindi gli scudi per difendere la Brambilla: “Anche in politica il rispetto è un valore ed è un valore la capacità di farsi strada non a spese degli altri, ma per i propri meriti. Il commissario del Pdl della Provincia di Lecco, Onorevole Michela Vittoria Brambilla, è stata mandata a Lecco dopo opportune valutazioni condivise con i massimi livelli del movimento, che la sostengono senza riserve. Se, come noi, tieni più al movimento che alle tue ambizioni, ti invitiamo a rispettare i ruoli dei tuoi colleghi di partito, cominciando dal Commissario che è anche il tuo, così come noi rispettiamo il tuo ruolo di consigliere regionale (potremmo dire “calato dall’alto”, se volessimo anche noi fare polemica)”.

Infine Brumana invita Piazza al confronto su temi reali e snocciola così 3 punti: “Incentivo all’accesso da parte delle imprese e degli enti pubblici ai finanziamenti europei; utilizzo degli strumenti normativi per la realizzazione di opere pubbliche, nonostante i vincoli del patto di stabilità e terzo approvazione di una legge nazionale di fusione dei piccoli/medi comuni, con l’eliminazione dei livelli intermedi come le Comunità Montane, le Province ecc. e rafforzare le Regioni. Dalla loro attuazione a guadagnarci sarà il cittadino comune, che magari neanche ci conosce, e il movimento del Presidente Silvio Berlusconi. Sappiamo di chiederti uno sforzo immane nell’essere aperto, rispettoso dei ruoli, perché la cosa è contro quanto ti ha insegnato la vecchia politica, che ha saputo fare i disastri noti a tutti”.

Infine, ma non da ultimo, interviene anche Rosanna Rampin, consigliere comunale a Casatenovo per il Pdl, molto vicina a Michela Brambill: Vorrei ricordare a Piazza che il Commissario Straordinario a Lecco è e resta la Brambilla. Che si dedicasse a fare il Consigliere Regionale, invece di comportarsi ancora come se fosse lui il Coordinatore di Lecco, carica da cui è stato destituito”.

Rampin prosegue: “nell’articolo di Lecconotizie Piazza fa riferimento ai ‘risultati recenti alle politiche di Calolziocorte’. Forse ha la memoria corta perché non è che sia andata meglio quando lui era Coordinatore e c’è stata una vera e propria debacle, soprattutto in Brianza, dove molti comuni sono passati al centro-sinistra, tra cui Missaglia. Ancora prima, Piazza non si è mai seriamente occupato della Brianza e di Casatenovo, dove nelle ultime due elezioni il comune è rimasto saldamente in mano al centro-sinistra del sindaco Colombo. Subito dopo quei fallimenti ha dato le dimissioni, giustificandolo con motivi personali e lavorativi, lasciandoci letteralmente sPIAZZAti”, sottolineando il gioco di parole.

Quindi la consiglere ripercorre la sua esperienza personale con Piazza: “Elezioni comunali e provinciali del 2009, quattro anni fa. Fino a cinque giorni prima della chiusura delle liste io ero la candidata del Pdl per la zona di Casatenovo alle Provinciali. Poi mi arriva la comunicazione che doveva essere messa un’altra persona. Chiedo un appuntamento a Piazza, per sapere perché non ero più io la prescelta e lui mi risponde che ‘qualcuno in alto aveva deciso che il candidato alle provinciali doveva essere uno di CL’. Io ci sono rimasta malissimo. Per darmi il contentino, mi ha messo in una lista di supporto ‘Per Nava Presidente- il Centro’, una lista di serie B, quelli degli scontenti ma che hanno portato preferenze al presidente Nava poi eletto. A noi dei comuni della Brianza ci viene a cercare solo vicino alle scadenze elettorali per chiedere voti e fare banchetti in… piazza. Infatti stavolta nessuno ha ancora parlato di candidato Sindaco ed elezioni a Casatenovo, mentre nei comuni del Meratese e gli altri interessati già si fanno pronostici e alleanze… Perché questo silenzio?”.

Quindi la Rampin conclude: “Piazza dice che la Brambilla ‘non conosce nemmeno l’elenco dei sindaci della Provincia’… Perché? Lui conosce i militanti, i consiglieri, le persone che si sono attivamente dedicate al Pdl in questi anni? Non l’ho mai visto a un mio consiglio comunale e non si è mai congratulato per le mozioni o interpellanze presentate, che essendo in minoranza è ancora più difficile farsi approvare. Forse il caro Piazza è solo geloso della posizione della Brambilla perché non riuscirà mai a raggiungere i suoi obbiettivi, i club della Libertà, diventare Ministro. Il tipico comportamento misogino degli uomini che non sopportano le donne che fanno carriera con la personalità”.

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