Inchiesta appalti sanità lombarda. Assoluzione per Giulio Boscagli

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L'ex assessore regionale Giulio Boscagli
Giulio Boscagli

LECCO – Tutti assolti con formula piena: è il verdetto del giudice al processo di primo grado sui presunti illeciti negli appalti della sanità lombarda che vedeva imputato tra gli altri anche l’ex sindaco di Lecco ed ex assessore regionale Giulio Boscagli.

L’inchiesta, condotta dalla Digos di Lecco, riguardava le gare pubbliche del 2009 per l’installazione della telemedicina in 26 ospedali della Lombardia; l’indagine, dapprima coordinata dalla Procura di Lecco ed in seguito da quella milanese, aveva fatto emergere un secondo filone d’inchiesta sull’aggiudicazione di contratti di brokeraggio di assicurazione delle Aziende Ospedaliere; è qui che compariva il nome di Boscagli, insieme a quello del direttore della Sanità lombarda, Carlo Lucchina.

La decima sezione del tribunale di Milano, affrontando il caso mercoledì’ al Palazzo di Giustizia, ha assolto, non solo l’ex primo cittadino lecchese e il dg Lucchina, ma anche altri sette imputati, tra loro anche Luca Stucchi e Maurizo Amigoni, dirigenti degli ospedali di Mantova e Desio.

Gli imputati erano accusati a vario titolo di turbativa d’asta e corruzione. Boscagli aveva sempre respinto le accuse.