Interreg, il Governo propone il recupero anche della Provincia di Lecco

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Gian Mario Fragomeli (PD)

Nei programmi di Cooperazione Territoriale tranfrontalieri rientra anche la Provincia di Lecco oltre quella di Novara e Biella

Fragomeli (PD): “È un primo passo importante per cercare di ottenere finanziamenti per interventi sul territorio”

LECCO – Il Consiglio dei Ministri, dipartimento per le politiche di coesione, ha avanzato alla Commissione Europea -DG Regio- la geografia dei programmi di Cooperazione Territoriale transfrontalieri e transnazionale del programma “Interreg”, che finanzia interventi a sostegno delle politiche di confine tra l’Italia e i paesi confinanti alpini: Francia, Austria, Svizzera, Slovenia.

La novità della comunicazione governativa consiste nel fatto che l’esecutivo richiede alla Commissione Europea di garantire la “sostanziale continuità degli spazi di cooperazione”. Per l’iniziativa comunitaria Interreg Italia-Svizzera ciò significa che vengono riproposti come territori esigibili, oltre alla Provincia del Verbano Cusio Ossola, anche le province di Novara e Biella per la Regione Piemonte e la provincia di Lecco per la Regione Lombardia che in una prima ipotesi di perimetrazione avanzata dalla Commissione Europea venivano escluse.

Il mantenimento per la prossima programmazione delle vecchie aree, e la permanenza quindi delle province di Novara e di Biella per il Piemonte e di Lecco per la Lombardia, era stato chiesto con una specifica iniziativa dal Partito Democratico, mediante un’interrogazione presentata dai deputati Enrico Borghi, Gianmario Fragomeli e Piero De Luca alla Camera dei Deputati.

“Siamo soddisfatti che il governo abbia voluto recepire le nostre istanze – commenta l’onorevole Enrico Borghi (PD) in una nota – e a questo punto possiamo dire che abbiamo fatto la nostra parte fino in fondo. La palla ora passa a Bruxelles, e mi auguro che gli europarlamentari italiani si attivino per finalizzare questa richiesta, in quanto sarebbe davvero un errore tagliare dalla programmazione e dall’attuazione degli interventi transfrontalieri il bacino del Lago Maggiore o l’alto Piemonte. Per quel che ci concerne, l’impegno del Pd a tutela dei nostri territori passa ora da Roma a Bruxelles per ottenere la validazione finale di questo risultato e assicurare risorse importanti ai territori nella prossima programmazione dei fondi europei”.