La Lega stronca il teleriscaldamento. “Chiudere l’inceneritore”

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Paolo-Arrigoni-Flavio-Nogara

VALMADRERA  – “La Lega Nord è assolutamente contraria ad un progetto di teleriscaldamento alimentato con energia termica proveniente dall’incenerimento dei rifiuti”. Di più: “per la Lega Nord il forno inceneritore di Valmadrera deve essere chiuso!”

E’ la durissima posizione espressa dal senatore del Carroccio, Paolo Arrigoni, e del segretario provinciale, Flavio Nogara, rispetto al progetto di trasformazione del termovalorizzatore di Valmadrera.

“La Lega Nord – spiegano – innanzitutto è preoccupata per l’impatto delle emissioni sulla salute dei cittadini, per questo riteniamo che nessuna iniziativa possa concretizzarsi senza una preventiva indagine epidemiologica autonoma che dia un trasparente riscontro della effettiva qualità dell’aria e che, soprattutto, accerti la non correlazione tra l’inquinamento e le malattie riscontrate sui residenti e in continuo aumento, come le forme tumorali”.

A nulla sono valse le rassicurazioni dell’amministratore unico di Silea, Mauro Colombo, rispetto al rischio (inesistente secondo il numero uno di Silea) di importare rifiuti da altre regioni:

Non possiamo dare il via libera all’arrivo per anni a Valmadrera di rifiuti provenienti anche da ogni parte d’Italia, con l’incertezza sulla qualità spesso non garantita del rifiuto conferito, con un potenziale livello di inquinamento diretto e indiretto inimmaginabile – sottolineano dal Carroccio – La Lega Nord innanzitutto è preoccupata per l’impatto delle emissioni sulla salute dei cittadini, per questo riteniamo che nessuna iniziativa possa concretizzarsi senza una preventiva indagine epidemiologica autonoma che dia un trasparente riscontro della effettiva qualità dell’aria e che, soprattutto, accerti la non correlazione tra l’inquinamento e le malattie riscontrate sui residenti e in continuo aumento, come le forme tumorali”.

tour termovalorizzatore silea (2)

Le compensazioni ambientali di natura economica (500 mila euro al Comune di Valmadrera), per la Lega sono una vera e propria “tangente per inquinare” e devono essere ripartiti tra Malgrate, Suello, Civate e Galbiate, “perché l’aria inquinata è respirata non solo dai residenti di Valmadrera!” e in ogni caso “non possono giustificare il mantenimento di un tale impianto”.

“Chiediamo quindi che tutti i comuni soci di Silea deliberino innanzitutto affinché nell’impianto di Valmadrera non vengano conferiti rifiuti provenienti da fuori Regione Lombardia e si dia mandato al CDA di valutare ulteriori misure locali di prevenzione, di riutilizzo e di riciclaggio del rifiuto conferito nell’obiettivo di diminuire la produzione di rifiuto indifferenziato, e si dia mandato di valutare un piano tecnico/economico per lo smaltimento dei rifiuti in una previsione di chiusura dell’inceneritore di Valmadrera, al fine di verificarne l’incidenza economica, che riteniamo comunque secondaria alla salute pubblica”.

Infine un affondo a Silea, società “in house” soggetta al controllo analogo, “ci chiediamo come possa impiegare risorse, anche solo per lo studio di un impianto di teleriscaldamento, senza il mandato dei comuni soci. Così come riteniamo che non si possa arrivare alla realizzazione senza le delibere consiliari!”