La nuova rotonda di Maggianico: “strappate” oltre cento firme dei cittadini

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Malumori e perplessità sulla nuova rotonda su Corso Bergamo

Il consigliere Alberto Colombo raccoglie oltre cento firme. “Le strappiamo, il Comune non si è interessato al parere dei cittadini”

LECCO – Inutile, non risolve il problema della sicurezza e potrebbe creare più disagi che benefici alla viabilità: è il parere di oltre un centinaio di cittadini di Maggianico che hanno partecipato alla raccolta firme organizzata negli ultimi giorni nel quartiere sul caso della nuova rotatoria che sorgerà all’incrocio tra Corso Bergamo e via Gondola.

E’ il consigliere comunale Alberto Colombo (PD) ad aver raccolto i malumori e le perplessità dei cittadini in una petizione. Lo stesso Colombo aveva portato il caso in aula lo scorso Consiglio Comunale, accendendo un duro scontro con l’assessore ai Lavori Pubblici, Corrado Valsecchi.

Il cantiere a Maggianico per la sistemazione del parcheggio e la realizzazione della nuova rotonda

“Non è una questione che ho voluto sollevare personalmente ma sono stato sollecitato da più abitanti del rione che mi chiedevano informazioni ed esternavano i loro dubbi, c’è chi ha inveito e io, essendo parte dell’amministrazione comunale, ci ho messo la faccia così come 5 anni fa quando mi sono candidato per rappresentare il quartiere” spiega Colombo.

Domenica mattina il consigliere comunale ha raccolto quasi 150 firme in una manciata di ore. “Non è una petizione contro la nuova rotonda, ma sono domande che i cittadini si fanno e a cui anche io sto cercando di dare una risposta, perché non le trovo”.

La rotonda tracciata sulla strada
Il progetto della nuova rotatoria tra corso Bergamo e via Gondola

La conformazione della rotonda, secondo firmatari e consigliere, non migliorerebbe la sicurezza della strada e potrebbe peggiorarla, ci si chiede se i parcheggi posti lateralmente alla carreggiata siano d’intralcio al nuovo passaggio pedonale che si andrebbe a realizzare in prossimità della rotatoria, si chiedono rassicurazioni sulla permanenza della casetta dell’acqua e se sarà mantenuto il semaforo pedonale che oggi garantisce l’attraversamento in sicurezza.

“Non vogliamo entrare nel tecnico ma la gente si fa tante domande. L’assessore non si è interessato e spiace, perché non è vero che la gente è d’accordo come ha riferito Valsecchi. Le firme raccolte sono simboliche, non sono stati chiesti appositamente i dati identificativi alle persone”.

Detto questo, Colombo strappa i fogli delle petizioni, le consegnerà così in Comune. “Sappiamo che non sarebbero servite a fermare i lavori. Se l’assessore vorrà contarle e vedere chi sono i firmatari rimetta assieme i fogli. Avrebbe dovuto farlo prima”.

Le firme “strappate” dal consigliere Colombo, le porterà così in Comune