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LECCO – “La delibera ANAC non riguarda la nomina del dott. Lelio Cavallier come Amministratore Unico della Società, avvenuta nel maggio 2015, ma il solo successivo conferimento delle deleghe in occasione della sua nomina come Presidente del Consiglio di Amministrazione, avvenuta nel maggio 2016. Tale circostanza comporta che non vi sia alcuna ripercussione sull’atto di affidamento del Servizio Idrico Integrato a Lario Reti Holding S.p.A per l’intero ATO di Lecco – deliberato dal Consiglio Provinciale di Lecco nel mese di dicembre 2015 – così come sulla successiva convenzione per la gestione del Servizio Idrico, stipulata da Lario Reti Holding nel gennaio 2016”.
E’ quanto si legge nella nota diffusa alla stampa da Lario Reti Holding dopo la delibera dell’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone che ha definito come ‘nulla’ la nomina a presidente di Cavallier (vedi articolo), già presidente in passato di Idrolario, società precedentemente gestore del servizio idrico in provincia e controllata dalla holding pubblica.
“La Società non è stata convocata da ANAC come parte del procedimento ed ha quindi avviato l’approfondimento del contenuto della delibera per verificarne il fondamento – spiegano da LRH – I soci saranno convocati a breve per essere informati sulla situazione e sul risultato degli approfondimenti effettuati”.
Lario Reti assicura che continuerà a gestire regolarmente il Servizio Idrico nel lecchese per l’intero periodo di 20 anni di durata dell’affidamento. “Rimangono validi ed efficaci i contratti stipulati dal Presidente come rappresentante legale della società. L’eventuale inconferibilità dell’incarico segnalata da ANAC riguarderebbe infatti il solo conferimento delle deleghe gestionali al dott. Cavallier e non la sua nomina come Presidente e legale rappresentante della società”.
