Aggressione in stazione. Il caso arriva a Roma con l’on. Brambilla e Giorgia Meloni

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L'on. Michela Vittoria Brambilla

L’on Michela Vittoria Brambilla ha avanzato unì’interrogazione al Ministero dell’Interno

Giorgia Meloni commenta dalla sua pagina Facebook il caso lecchese

LECCO / ROMA –  Se il ministro dell’Interno, “intenda disporre il rafforzamento della vigilanza” nella città di Lecco e in provincia, “da parte delle forze dell’ordine, laddove i recenti episodi evidenziano maggiori rischi per la sicurezza della popolazione”, quali misure ritiene di adottare per “accelerare l’attuazione del provvedimento di chiusura delle stazioni” di Lecco, Calolziocorte e Olgiate già disposta dal Prefetto e “come intenda, in generale, rendere effettivo l’allontanamento dal territorio nazionale dei cittadini stranieri irregolari”.

Lo chiede l’on. Michela Vittoria Brambilla in un’interrogazione al nuovo ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, dopo l’aggressione di lunedì scorso a due donne nel sottopassaggio della stazione di Lecco, ripresa dalle telecamere di sorveglianza.

Quel giorno, ricorda l’ex ministro, “un giovane straniero, molto robusto, ha aggredito due donne, una di 18 e l’altra di 55 anni, picchiandole con estrema violenza, apparentemente senza motivo alcuno”. Le riprese hanno consentito di identificare e fermare un immigrato irregolare, originario del Togo, con precedenti. Le vittime sono state curate in ospedale e dimesse, una con dieci, l’altra con trenta giorni di prognosi.

“A loro – afferma l’on. Brambilla – tutta la mia solidarietà e l’augurio di una pronta guarigione. E’ evidente, a questo punto, che la misura è colma. L’ultimo episodio conferma che sono assolutamente fondati il disagio e il crescente senso di insicurezza, generati dalla diffusa presenza di irregolari sul territorio. Occorrono controlli più intensi e capillari e l’espulsione immediata di chi si rende responsabile di atti di violenza”.

Giorgia Meloni: “Nessuno sconto”

Anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia è intervenuta sul caso lecchese:  “La reazione delle Istituzioni deve essere durissima: galera senza sconti e poi espulsione. Basta lassismo e basta buonismo. Gli italiani pretendono sicurezza!”