Appello per Lecco, dopo l’emergenza “una strada condivisa per Lecco”

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L’intervento di Rinaldo Zanini, presidente di Appello per Lecco

“Gli obiettivi su cui confrontarsi per ripartire”

LECCO – In questi momenti dei primi e timidi passi verso una vita normale dopo la fase acuta dolorosissima della pandemia da COVID-19 dobbiamo riflettere su quanto è successo e dobbiamo progettare il nostro futuro mettendo a frutto la dura lezione di questo periodo. Dobbiamo essere assolutamente essere ottimisti – il successo è in buona parte nelle nostre mani e nel rispetto delle regole – ed al contempo timorosi.

A ben pensarci il timore di una ricaduta che induce prudenza è l’arma migliore dell’ottimismo.

Se pensiamo per un attimo che la provincia di Lecco ha avuto un incremento della mortalità di oltre il 170% (rispetto alla media dei 5 anni precedenti) in questo periodo e se immaginiamo il danno economico di questo periodo facilmente si è assaliti dallo sconforto. La storia di Lecco è, però una testimonianza continua di carattere, voglia di fare, cultura del lavoro, apertura all’innovazione, rispetto della natura che ci circonda e di solidarietà. Questi sono gli elementi che alimentano l’ottimismo per il nostro futuro.

Futuro di ognuno di che che non può prescindere dal futuro della nostra Regione, del nostro Paese e della nostra Europa. “Nostra” collegata ad Europa può suonare strano ma quanta Europa c’è nei commerci, nella capacità imprenditoriale e nella reale vita di Lecco e dell’intero Paese? Evidentemente la risposta ad una domanda retorica.
Ma quali obiettivi porsi per dare concretezza all’ottimismo?

Propongo per un confronto con la comunità una serie di obiettivi, sui quali all’interno di Appello si discute da tempo , con l’ipotesi di partire subito.

Patto tra le generazioni. Penso prima di tutto che sarà necessario coniugare la soluzione dei problemi di oggi con il benessere e lo sviluppo -non solo economico – delle generazioni future, quanta attività imprenditoriale del nostro territorio è stata mossa negli anni post bellici da questa forte volontà ?

Lotta alla povertà e al rischio delle famiglie di cadere in situazioni di povertà. Questo obiettivo è oggi quanto mai attuale, non a caso lo metto al primo posto, ma purtroppo ci vede agli ultimi posti in Europa da molto tempo. Povertà e rischio di povertà oltre alla sofferenza delle persone significa anche meno possibilità di accesso allo studio e quindi meno forza per l’intera Comunità e per l’intero Paese.

Scuola più attenta ai bisogni e alle difficoltà, scuola che riveda profondamente i propri modelli didattici, purtroppo nelle valutazione sulle reali conoscenze ed abilità siamo frequentemente agli ultimi posti in Europa. Diamo spazi moderni e sicuri ai nostri ragazzi per poter studiare e stare insieme in sicurezza, pensiamo come trasportarli verso plessi scolastici che li attraggano per i servizi che sono in grado di erogare.
Scuola e lavoro elementi di base per dare speranza ai giovani

Più lavoro, questo obiettivo è alla base ed elemento essenziale per qualsiasi discorso si voglia sostenere. In questo periodo e ne siamo resi conto tutti, molti in modo anche personale. Bisogna ripartire, non c’è dubbio. Sono necessarie, oltre all’impegno di ognuno anche contributi da parte delle Istituzioni, il Comune ha spazi di manovra come le opere pubbliche, alcune già iniziate altre andranno programmate.

Certamente i giochi Olimpici Invernali previsti per il 2026 rappresentano una grossa opportunità visto che Lecco è tra i poli (Milano e Bormio) in cui si svolgeranno.
Come conciliare la necessità della ripartenza delle attività lavorative con la sicurezza?
Obbligatorio il richiamo forte alla coscienza di ognuno di noi e una riconferma che mai come ora l’attenzione alla salute della singola persona ė straordinario investimento per la salute collettiva senza la quale non c’è lavoro. Sicurezza nei posti di lavoro sicurezza nei comportamenti personali.

Scuola e lavoro e ricerca, una combinazione di grande valore da coordinare. Lecco da questo punto di vista è fortunata, area industriale e Politecnico. Energie che vanno unite e ben indirizzate

Parità di genere. Difficile immaginare che una comunità cresca e si sviluppi, specialmente in momenti difficili, se i suoi membri hanno possibilità di partecipazione diverse. Diversità nell’accesso al lavoro, diversità di crescita nel lavoro, diversità di salario, diversità nelle incombenze domestiche. Su questo obiettivo, su cui non siamo certo ai primi posti in Europa, ognuno può fare molto, dalle dinamiche famigliari ai modelli organizzativi sul posto dì lavoro ai regolamenti comunali.

Meno burocrazia e rapporto diretto delle Istituzioni con i Cittadini, proprio questo momento hanno dimostrato, caso mai c’è ne fosse bisogno, come tra una decisione assunta centralmente e l’azione concreta periferica possa passare molto tempo, il tempo che passa inutilmente è dannoso. Un punto in cui le istituzioni locali possono fare molto è la riduzione della burocrazia che passa attraverso una assunzione di responsabilità di chi deve decidere.
Ambiente ed energia ed rinnovabile. Non esiste patto tra le generazioni e attenzione al potenziale spazio per la crescita di quelle future se l’attenzione all’ambiente non comincia da subito. La verosimile forte relazione tra gravità della pandemia da COVID-19 e inquinamento atmosferico è un elemento che dovrebbe far scattare la molla dell’interesse a questo tema da subito. È proprio scriteriato non prendersi cura di noi stessi ora e qui.

Attenzione a questi temi localmente per il contributo ad un problema che ha valenza mondiale e che passa attraverso le singole quotidiane azioni di ogni singola persona. Se vogliamo che gli ingenti investimenti sul nostro futuro di oggi non diventino inutili in breve tempo per danni ambientali irreparabili puntiamo su energie rinnovabili, sono uno straordinario moltiplicatore di valore degli investimenti di oggi.

Lecco luogo salubre, attrattivo che considera la distanza da Milano una risorsa, lavoriamo per migliorare le comunicazioni con il Capoluogo regionale- non solo perché I lecchesi vadano a Milano, ma perché i milanesi vengano a Lecco, per turismo, per abitarci e per lavorare.

Riuscire a sviluppare questi punti nei prossimi anni significa anche partecipare e contribuire ad importanti obiettivi europei previsti per il 2030.

Una occasione per legare insieme la ripartenza, la crescita della nostra città a spazi e visioni più ampie che diventano, a loro volta, altre occasioni di crescita per tutti.
Un mutuo e concreto interesse.

Appello per Lecco proseguirà nelle prossime settimane sullo sviluppo e declinazione locale di questi punti tramite un continuo confronto con i Cittadini, con le Associazioni professionali, con le Organizzazioni datoriali per continuare a sviluppare
e affinare, con elementi specifici, la propria proposta progettuale per il governo della Città con il proprio candidato sindaco Corrado Valsecchi”.

Rinaldo Zanini
Presidente di Appello per Lecco