Appello per Lecco sull’ex Leuci: “Il comune dovrebbe acquisire l’area”

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LECCO – Appello per Lecco e il candidato sindaco Corrado Valsecchi hanno avanzato proposte e idee sull’ex area Leuci. L’idea è quella di trasformarla in una cittadella dei servizi con annesso un bosco urbano.

“In questi giorni il curatore fallimentare ha messo all’asta “l’ex Leuci di Lecco”. Dopo anni di incuria totale della zona, con anche potenziali gravi pericoli per la salute e l’incolumità pubblica, Appello per Lecco ritiene che l’area non possa passare di mano e divenire oggetto di una nuova ipotetica speculazione edilizia: quell’area è di vitale importanza per la città. In un ottica di ragionamento sulla grande città, si potrebbe ipotizzare, come abbiamo fatto per l’area dell’ex piccola velocità per il decentramento del mercato,  al suo interno lo spostamento e il trasferimento di Linee Lecco e accentrare tutte quelle funzioni di manutenzione delle strade ( segnaletica stradale, manutenzioni delle strade, posizionamento delle transenne per manifestazioni, interventi di supporto alla polizia municipale, etc…)  che oggi vengono appaltate all’esterno e che domani, con la società già in house e completamente di proprietà comunale potrebbero essere svolte direttamente dal personale di Linee Lecco integrando le professionalità necessarie per assolvere alla nuova “mission”. In tal modo, si libererebbe tutta la zona dell’Addio Monti di Pescarenico (vigili del fuoco nell’area attribuita al Bione e Linee Lecco con i nuovi compiti insediata in una parte dell’ex area Leuci) e con un programma di grande rigenerazione urbana si potrebbe riqualificare tutta la zona (compresa area Icam) di Pescarenico con moderne strutture legate al benessere, all’accoglienza turistica e congressuale a cinque stelle. Un nuovo grande polo turistico in uno dei posti più belli e suggestivi della città che rilancerebbe le politiche pubbliche e private su uno dei motori fondamentali per lo sviluppo.

Oggi l’area di Linee Lecco si estende su di una superfice che è poco più di un quarto dell’area Leuci, anche concentrando altri servizi, circa la metà dello spazio potrebbe essere dedicata alla creazione di un bosco urbano con servizi legati alla zona stadio che unitamente al parco dell’ex padiglione Cazzaniga ridarebbe proprio in senso letterario fiato ad una zona purtroppo degradata. Tutto questo sarebbe già compatibile con l’attuale PGT .

In tutta questa operazione si ritiene che il Comune non debba essere un semplice spettatore ma debba diventare l’attore primario andando a trattare direttamente con il curatore fallimentare ed acquisire direttamente al patrimonio comunale tutta l’ex Leuci. Nei prossimi giorni come siamo ormai abituati a fare uscirà un rendering e uno studio di fattibilità sull’area ex Leuci che darà la visione della ‘cittadella dei servizi’ che si potrebbe realizzare una volta acquisita l’area e nel frattempo abbiamo avviato una relazione per capire se nell’area dell’addio monti potrebbe manifestarsi un interesse, a fronte di questa proposta, da parte della proprietà privata direttamente coinvolta”.