Bilancio e tasse, l’opposizione protesta. Aspro scontro in aula

Tempo di lettura: 7 minuti
I consiglieri di centrodestra protestano in apertura del Consiglio Comunale di martedì sera. Nella foto Marco Caterisano, Emilio Minuzzo, Filippo Boscagli e Giacomo Zamperini

Cartelli in Consiglio Comunale contro l’aumento dell’Irpef e sul bilancio

La maggioranza: “Scelte non facili ma necessarie”. Dagli ‘ex PD’ voto contro e un’astensione

 

LECCO – “Cambio di passo? Ora ti tasso”. “Giunta Gattinoni = buco da 7 milioni”. E’ iniziata così, con queste scritte su cartelli mostrati dai consiglieri della minoranza, la seduta di martedì sera del Consiglio Comunale di Lecco al termine della quale è stato approvato il bilancio di previsione per il 2023.

“Una piccola e simbolica occupazione dell’aula” come l’ha definita Giacomo Zamperini (FDI), tra i consiglieri che si sono posti di fronte ai banchi della giunta esibendo il messaggio di chiara opposizione alle scelte dell’amministrazione, in particolare sull’aumento dell’addizionale Irpef deciso per appianare il vuoto delle risorse necessarie a fronteggiare le maggiori spese previste dal Comune per l’anno corrente.

Una scelta necessaria, hanno ribadito dalla maggioranza, a fronte degli aumenti dei costi per l’energia e dell’inflazione che pesano sulle casse del municipio. Ma per il centrodestra “bisognava amministrare meglio le risorse, non sono state poche quelle sciupate in passato” dice Peppino Ciresa.

“Ancora usate la scusa degli effetti del Covid e la disperazione altrui per coprire i vostri errori” ha aggiunto Emilio Minuzzo

“Sedi degli uffici comunali moltiplicate, studi di fattibilità e consulenze, pullman gratis fino ai 19 anni ma di gratis non c’è nulla perché tutto questo ha un costo per il comune” ha rimarcato Zamperini.

“Quello che voi non volete chiamare buco – 7 milioni di euro – è un numero che rappresenta purtroppo il danno che questa amministrazione causa alla città, una vera legnata che i cittadini dovranno subire e forse si poteva evitare di farli scucire ai lecchesi” ha attaccato Cinzia Bettega, capogruppo della Lega. “In questo bilancio ci sta la visione della vostra incapacità giuridica e strategica – ha rincarato la dose Corrado Valsecchi di Appello per Lecco – Affitti inutili, finanziamenti persi, fuga di dirigenti e impiegati, ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.

Cinzia Bettega e Peppino Ciresa

“Avete pensato talmente bene a come spendere i soldi del PNRR che alcuni contributi non arriveranno neanche – è intervenuto Antonio Rossi – nel frattempo siamo arrivati a tassare le fasce di reddito medio-basse e a rinunciare ai servizi per colmare un buco di sette milioni.

Dov’è la Lecco bella e solidale?

Al coro delle opposizioni si è unita anche la voce di Clara Fusi e di Giovanni Tagliaferri, all’indomani dall’annuncio della loro uscita dal PD (vedi articolo):

“Dall’inizio di questa legislatura abbiamo visto un aumento delle spese che ci hanno fatto arrivare lo scorso anno ad un bilancio appianato di 4 milioni di spese in più, quest’anno siamo a 7 milioni, il prossimo a quanto? Dieci milioni ad essere ottimisti, o quattordici? La famiglie con stipendi da 1200 euro o poco più saranno penalizzate e si troveranno la retta del nido e della mensa scolastica aumentata. Questa è una città amica dei bambini e attrattiva per le famiglie? Bella e solidale? Mi ero candidata per questi motivi. Più che cambio di passo è necessario cambiare sentiero” ha detto Clara Fusi dichiarando il suo voto contrario al bilancio.

Clara Fusi, ex Pd oggi nel gruppo misto

Si è invece astenuto Tagliaferri: “Un’astensione non strategica né di convenienza, né da ‘Prima Repubblica’ – ha detto replicando evidentemente alle dure dichiarazioni espresse da Alfredo Marelli, segretario del PD, nei loro confronti (vedi articolo) – Non si negano le fatiche della macchina comunale e la qualità dei servizi di cui andiamo orgogliosi. Non si nega la visione di città che abbiamo proposto, ma condivido delle preoccupazioni legittime. E’ un voto diverso la mia astensione, per lanciare il messaggio che i problemi si possono affrontare in maniera diversa, coinvolgendo anche la minoranza”.

La scelta è stata difendere i più deboli

“La realtà non è mai tutta nera e tutta bianca, diffidate da chi dice questo. E’ sotto gli occhi di tutti che il mondo è cambiato, che ci sono stati aumenti energetici ed inflazionistici, è una situazione complessa che non riguarda solo Lecco, perché non raccontare questo? – è intervenuto Alessio Dossi di Ambientalmente rivolgendosi alle opposizioni – L’amministrazione ha fatto delle scelte complesse, lo sappiamo, ma sono motivate”.

“La scelta è stata quella di tutelare le persone più deboli – ha spiegato Alberto Anghilieri di Con la Sinistra Cambia Lecco – ma va anche ricordato che in questi anni sono stati fatti dei progetti e il 2023 sarà l’anno in cui partiranno i cantieri, dalla Piccola al lungolago ai lavori nelle scuole, i cittadini ci chiedono questo”.

Alessio Dossi (Ambientalmente) e davanti a lui Pietro Regazzoni (PD)

“Per prima cosa abbiamo cercato di sostenere i più fragili e i più deboli. Sono scelte coraggiose, che altri comuni non hanno fatto o non hanno potuto fare. Scelte circostanziate nell’interesse di tutti i cittadini” ha ribadito Saulo Sangalli di Fattore Lecco.

“Nessuno è felice di intervenire sulle entrate – ha spiegato Pietro Regazzoni del PD – Noi deciso di coprire convintamente, e non potevamo fare diversamente, le seguenti spese: +94 mila euro sulle rette casa di riposo, +330 mila euro per anziani non autosufficienti, +290 mila per tutela minori, +310 mila euro sugli asili nido, +21 milioni ai servizi sociali e una serie di servizi che abbiamo deciso di garantire. Ho capito che avevamo fatto la cosa giusta quando il centrodestra ci ha mostrato la differenza tra noi e loro, chiedendoci perché non tagliare sui servizi sociali, noi siamo orgogliosamente un’altra cosa”.

Il capogruppo dei democratici ha rimarcato poi le tante opere in programma: “La Lecco bella, solidale e sostenibile è nei fatti”.

“Nessuno di noi vorrebbe tagliare i servizi – gli ha replicato Simone Brigatti dal centrodestra – Trasportate su di noi un problema che è tutto vostro, confondete l’uguaglianza con l’equità e alzate l’addizionale Irpef colpendo i redditi più bassi”.

Filippo Boscagli (Lecco Ideale)

“Invito la maggioranza a parlare con la gente che l’ha eletta – è intervenuto Filippo Boscagli – Dalla viabilità all’innalzamento delle tasse, è evidentemente ci sono temi che non vanno bene per la città. La questioni critiche sono diventate una marea, voi non avete voluto prestarvi al confronto né dare una risposta. Sponsorizzare la bellezza di qualsiasi cosa non è realistico”.

“Noi parliamo con la gente. Vogliamo essere una forza diversa da quelli che hanno altre realtà da soddisfare oltre ai cittadini. L’unica realtà è per noi il programma presentato con la coalizione” è la replica di Matteo Ripamonti di Fattore Lecco.

Il sindaco: “Il nostro lavoro resterà ai cittadini”

“Oggi approviamo un bilancio mai visto così per ordine grandezza sia per spesa corrente che per investimenti. Se in passato si investivano 5-7 milioni, oggi siamo ad otto volte quella cifra – è intervenuto personalmente il sindaco Mauro Gattinoni a chiusura del dibattito – Il bilancio rappresenta un’attività intensa della giunta e una visione ampia del futuro della città che quotidianamente mettiamo a terra. Va bene la retorica e i cartelli – ha detto guardando alla minoranza – avrete una foto sul giornale domani ma quel che resterà ai lecchesi sarà però il lavoro fatto: sarà il lungolago, sarà la Piccola, sarà il doposcuola il pomeriggio, questo resterà nel quotidiano”.

Il sindaco Mauro Gattinoni
Il sindaco Mauro Gattinoni

“Il bello di fare il sindaco – ha aggiunto Gattinoni – è che, se lo fai bene, riesci a cambiare la vita delle persone e della comunità, dai piccoli ai grandi bisogni. Costruiremo nuovi asili e nuovi spazi pubblici, ben venga se spendiamo qualche soldo in più in consulenze per evitare figuracce politiche e indebitare i nostri cittadini per il futuro. Governiamo la città in un periodo post pandemico e con una guerra in corso, portando un bilancio da 120 milioni di euro. Con fiducia guardo al 2023 e poi al 2024 e 25, saranno i cittadini ad avere esperienza di una città bella, solidale e con lo sguardo al futuro”.