Bione. “La club house del rugby non era abusiva”. Assolto il presidente Gheza

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Non c’è stato abuso edilizio per la “Club house” al Bione

“Contento sia per me che per il Rugby Lecco” dichiara Gheza. Il caso aveva provocato le sue dimissioni da assessore comunale

LECCO – A quattro anni di distanza si mette la parola fine sulla questione “Club house” del Rugby Lecco: il giudice Giulia Barazzetta ha pronunciato sentenza di assoluzione con formula piena per il presidente della società bluceleste Stefano Gheza.

Il caso “Club house” scoppiò nel settembre 2017 e portò alle dimissioni dell’allora assessore allo sport della giunta Brivio (vedi articolo). La vicenda riguardava il locale posto al di sotto della tribuna del campo del Bione, utilizzato dal Rugby Lecco come spazio per il cosiddetto ‘terzo tempo’, per riunioni tecniche e attività sociali della società sportiva.

A contestare i presunti abusi era stata la dirigenza municipio che ne aveva ordinato lo sgombero.

“Questa mattina si è tenuta l’udienza di discussione per il penale che mi vedeva coinvolto per il presunto abuso edilizio al Bione riguardante la Club House nel sottotribuna e la tensostruttura esterna – dichiara il presidente Gheza – il Giudice Dott.ssa Giulia Barazzetta ha pronunciato sentenza di assoluzione con la formula più ampia. Per il capo A (sottotribuna), assoluzione ex art. 530 primo comma per non aver commesso il fatto. Per il capo B (tensostruttura), assoluzione perché il fatto non sussiste (quindi anche per questo, 530 primo comma)”.

“Sono ovviamente molto sereno e contento, sia per me personalmente sia per il Rugby Lecco – conclude Gheza – Vivo con ancor più serenità la scelta di lealtà nei confronti dell’Amministrazione Comunale, che avevo assunto rassegnando, a suo tempo, le dimissioni dalla carica di Assessore”.