Cava del Magnodeno, parla Unicalce: “Nessuna emissione dannosa per la città”

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Alla vigilia della decisione sull’ampliamento della cava interviene Unicalce

“Da sempre lavoriamo nel rispetto delle norme, l’attività estrattiva a Lecco è di grande importanza

LECCO – E’ attesa per domani, 30 aprile, la Conferenza dei Servizi convocata dalla Provincia e che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di ampliamento della cava del Magnodeno avanzata da Unicalce.

Alla vigilia dell’incontro, la società ha deciso di intervenire con una nota pubblica ribadendo i suoi principi di “impresa responsabile e sensibile alle tematiche della sostenibilità”.

“Unicalce ha sempre operato, a Lecco come in tutti i suoi 12 siti in Italia, nel pieno rispetto delle autorizzazioni e normative ed ha sempre dimostrato la totale disponibilità al dialogo con le Istituzioni e le comunità locali, confrontandosi con le Autorità preposte con trasparenza, mediante dati oggettivi, circa la valutazione dell’impatto ambientale della sua presenza produttiva” spiegano dal gruppo.

“L’attività estrattiva a Lecco – aggiungono – è di grande importanza in quanto consente di ricavare il calcare purissimo, che mediante il processo di calcinazione si trasforma in calce, impiegata nella produzione di materie prime fondamentali per settori strategici del nostro tessuto socioeconomico (depurazione delle acque, dei fanghi e dei fumi, agricoltura e zootecnia, produzione dell’acciaio, del vetro, l’industria chimica e farmaceutica, l’edilizia e la realizzazione di infrastrutture)”.

In merito agli approfondimenti richiesti Unicalce, fanno sapere dalla società, “ha fornito le necessarie integrazioni in merito alla stabilità e tenuta del reticolo idrico minore, alla non nocività delle emissioni di polveri in atmosfera e nelle acque, agli interventi di ripristino ambientale. Come dimostrato, le attività della cava di Lecco non rilasciano emissioni dannose per la popolazione circostante e per l’area urbana di Lecco in generale”.

Riguardo ai ripristini “la decennale storia della società – spiegano – conferma che l’attività estrattiva è stata sempre accompagnata da precisi impegni ed investimenti per interventi di ripristino (oggi tecnologicamente già possibili durante la fase di estrazione del materiale), in grado di restituire alla comunità un ambiente coerente con la morfologia del territorio e le scelte di destinazione d’uso attuate dalle Amministrazioni competenti”.

“Confidiamo che la Conferenza dei Servizi, e le diverse Istituzioni che ne prendono parte, possano apprezzare la validità e l’impegno complessivo di questo importante progetto di sviluppo per la nostra azienda, per il tessuto produttivo ed economico lecchese e di tutto il Paese – interviene l’lng. Luca Negri, direttore generale Unicalce SpA – Unicalce si impegna con questo nuovo piano a declinare crescita economica, occupazionale e sociale nel pieno rispetto delle tematiche ambientali e di sostenibilità che caratterizzano il suo agire”