Cava di Chiuso: l’ira in Comune contro la Provincia, si valutano azioni

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L'area dove si realizzerà il deposito di materiale interte

In Consiglio Comunale volano le critiche all’indirizzo di Villa Locatelli

Sull’autorizzazione alla Pozzi Strade, il Comune non demorde e valuta azioni

LECCO – L’amministrazione aspetta l’atto ufficiale e “ci riserviamo di approfondire e valutare eventuali azioni” come annunciato dall’assessore Gaia Bolognini, intanto da più parti volano le critiche nei confronti della Provincia di Lecco che ha concesso l’autorizzazione sui lavori all’ex cava di Chiuso.

L’istanza era stata avanzata dalla Pozzi Strade, proprietaria della struttura, che ha chiesto di realizzare all’interno dell’area una piazzola deposito di materiale edile inerte. Il Comune, chiamato ad esprimersi sulla modifica al PGT che l’opera comporta, aveva dato parere negativo,

“Esprimiamo totale disappunto per la scelta della Provincia, ha vanificato il lavoro del Consiglio comunale che per mesi ha messo il proprio impegno per giungere alla delibera in questione, un lavoro che si è intrecciato a quello dei cittadini di Chiuso -ha sottolineato Anna Niccolai di Ambientalmente Lecco – Ci chiediamo a che è valso tutto questo lavoro del Comune il cui parere sembrava essere necessario. Non ci sorprende che l’iter ha avuto questo giudizio, chi ha speso parole politiche non si è impegnato nel monitorare l’iter tecnico. Vorremo capire perché questo impegno politico sia venuto meno”

Alberto Negrini ha chiesto “un ulteriore chiarimento, anche dal punto di vista giuridico, del percorso che è stato svolto, serve chiarezza sulle normative risultate ambigue e la certezza se quello che si realizzerà sarà solo un deposito o anche un luogo di lavorazione dei rifiuti. Non credo che il Consiglio si debba arrendere a quel documento”. Massimo Riva dei 5 Stelle ha chiesto quali sono le tempistiche tecniche per impugnare l’atto.

“E’ inconcepibile e inaccettabile che un funzionario possa ribaltare quanto deciso da un Consiglio comunale – è intervenuto Alberto Anghileri di Con la Sinistra Cambia Lecco – Dal punto di vista pratico, dopo quel parere, la ditta Pozzi può iniziare a lavorare? La ditta ha modificato la sua richiesta a marzo, noi non abbiamo mai discusso di quel progetto. Come è possibile che organismo tecnico discuta di una proposta che noi non conosciamo. Noi non sappiamo neppure cosa ci sia in quel progetto”.