Centro vaccini al Palataurus, Valsecchi: “Se necessario finanzino i Comuni”

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Per il consigliere di Appello rinnovare la convenzione del centro vaccinale deve essere “una priorità”

Sul Consiglio comunale di nuovo in presenza le critiche di Clara Fusi: “Segnale sbagliato” e Chiara Frigerio chiede più smart working per gli uffici

 

LECCO – Va incontro a scadenza la convenzione per il centro vaccinale allestito al Palataurus: a fine anno giungerà a termine dell’accordo tra la proprietà del palazzetto e l’azienda ospedaliera, proprio mentre entra nel vivo la somministrazione della terza dose di vaccino (vedi l’articolo precedente).

La soluzione ideale sarebbe il rinnovo della convenzione, un passaggio non scontato essendo necessario un nuovo accordo economico tra le parti e necessarie ulteriori risorse da parte dell’ente pubblico per sostenerne il costo.

“Occorre continuare l’esperienza del Palataurus” è intervenuto sul tema Corrado Valsecchi di Appello per Lecco, durante il Consiglio comunale di lunedì sera.

Per Valsecchi il rinnovo della convenzione “resta una priorità. Qualora servissero soldi – ha aggiunto – il nostro Comune e i Comuni della provincia devono rifinanziare la struttura per non interrompere questo presidio”.

Corrado Valsecchi

“E’ sotto gli occhi di tutti che l’evoluzione statistica ratifica inesorabile crescita dei contagi in molti Paesi europei – ha proseguito Valsecchi – anche Lecco non è immune a questa quarta ondata anche se, con il 94% di popolazione vaccinata, resistiamo meglio di altre località. Anche da noi, però, assistiamo ad una crescita di casi e di ricoveri”.

Per le stesse motivazioni, Clara Fusi del Partito Democratico ha espresso la sua obiezione rispetto alla decisione del Comune di riprendere in presenza le attività del consiglio comunale e delle commissioni: “Come amministratori dobbiamo essere d’esempio ma in un momento ancora delicato può passare un messaggio sbagliato ovvero che tutto sia passato” ha sottolineato la consigliera “dem”.

Anche la collega di partito Chiara Frigerio ha chiesto di proseguire almeno in parte con l’esperienza dello smart working per i lavoratori degli uffici comunali.