Coronavirus. FdI: “Nessuna misura per lavoratori e aziende fuori dalla zona rossa”

Tempo di lettura: 5 minuti

Emergenza coronavirus

La nota stampa a firma di Marco Masetti, Dirigente FdI, commissario provinciale di Sondrio

LECCO – “Firmate ieri sera dal Consiglio dei Ministri le “Misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19 (decreto-legge)”. Un documento atteso che avrebbe dovuto introdurre le misure urgenti di sostegno per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Da una prima lettura e approfondimenti dei diversi ambiti di intervento economico si coglie subito che oltre al legittimo aiuto al comparto territoriale afferente alla zona rossa non vi è alcuna specifica misura estesa agli operatori economici lombardi e provinciali che pure soffrono del momento contingente di grave crisi che riguarda tutti i distinti comparti produttivi e l’indotto. Fratelli d’Italia ritiene che il Governo abbia avuto, in questo delicato frangente, una visione solo parziale della situazione odierna sofferta da tutto il territorio lombardo.

Condividiamo, come partito, l’osservazione dell’assessore al Bilancio, Finanza e Semplificazione della Regione Lombardia, che commentando le misure approvate appunto nella serata di venerdì dal consiglio dei Ministri per far fronte all’emergenza economica globale ha evidenziato come nulla ci sia per i lavoratori e le aziende esterne alla zona rossa. Pochissime tutele per i lavori autonomi e subordinati: gli stanziamenti previsti coprono soltanto e parzialmente i danni subiti da questa categoria.

Nella lettura del documento, un cenno alla ripercussione più in generale della crisi lo si ha solo nella misura relativa al turismo ma anch’essa risulta molto generica. La misura prevede per le strutture ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator, la sospensione fino al 30 aprile del versamento dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali. Per gli utenti che non abbiano potuto viaggiare da e per la “zona rossa”, o usufruire di pacchetti turistici a causa delle misure di contenimento e di prevenzione della diffusione del COVID-19 disposte dalle autorità italiane o straniere si prevedono specifiche forme di compensazione. Ma non vengono spiegate quali.

Gli operatori economici prendono dunque atto che l’emergenza sanitaria continua e alla quale si affianca oggi una conseguente quanto grave emergenza economica che riguarda tutti i settori produttivi. Fratelli d’Italia, ha allargato la sua visione, ed è in ascolto costante delle imprese lombarde, valtellinesi e lariane in sofferenza, e sta accogliendo istanze, nonché puntando al capillare monitoraggio dei bisogni e delle preoccupazioni, per riuscire a portare istanze maggiormente calate sul territorio e contribuire così a costruire una risposta concreta e stringente per fare fronte comune allo stato di forte depressione economica.

Fratelli d’Italia ha già portato proposte a sostegno dei settori economici, articolate su più punti e aspetti, in particolare nel comparto turistico, per alberghi e unità ricettive: dalla sospensione dei pagamenti di imposte e tasse dovute allo stato e calcolate su attività a pieno regime, oltre che la sospensione delle rate dei mutui, sostegni ai lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di aziende. Si sottolinea la stringente necessità di una forte rimodulazione delle imposte dovute, visti i mancati introiti registrati nei vari settori in queste settimane. Indennizzi per i teatri che svolgono attività a stretto contatto con le scuole. Un rimborso forfettario pensato per gli albergatori. L’emergenza coinvolge ogni settore, In Valtellina, Valchiavenna e sul Lario, settori che già faticavano ad assicurare un proprio equilibrio, ora gravemente penalizzati dall’allerta.

Il pacchetto di proposte, articolato su più punti, che prontamente il partito sta portando avanti, può trovare spazio e voce anche nei Consigli Comunali attraverso una mozione che vuole ribadire la vicinanza al mondo produttivo regionale ma anche del nostro territorio.

L’emergenza sul nostro territorio non è solo sanitaria ma, come ci confermano i dati, anche fortemente economica. Le associazioni di categoria, interpellate: dagli artigiani agli albergatori, dai commercianti alle imprese che si dedicano alla somministrazione al pubblico di bevande e alimenti, sono in ginocchio e vittime di una contrazione negativa senza precedenti. Le presenze turistiche in questa ultima settimana hanno registrato un – 70% di presenze con disdette di prenotazioni già da tempo programmate. E tutto questo in pochi giorni di emergenza. Anche i capoluoghi e i terzieri inferiorinon stanno bene. L’effetto è deflagrante. Si dovranno attendere molte settimane per risollevare i settori economici, e rientrare a pieno regime, ammesso che l’emergenza sanitaria rientri e si concluda con il contenimento dell’epidemia e con la sua risoluzione.

Il tutto con una stagione invernale ormai in fase conclusiva, ma con tutte le attività per la stagione estiva e tutti gli appuntamenti pressochè totalmente programmati.

Fratelli d’Italia attende e spera in una ulteriore proposta maggiormente sostenibile e calata sul territorio, attende dal governo un segnale di vicinanza e di supporto alle imprese e alle unità ricettive. Fratelli d’Italia si farà portatore di un appello al Governo nazionale affinchè lo stesso faccia proprie le istanze anche del territorio lombardo e dunque anche della nostra provincia. E sappia con urgenza e tempi stringenti approvare un documento a supporto delle attività economiche. La nostra voce deve arrivare più che mai anche sui tavoli tecnici europei. Una voce, quella dell’Europa, che oggi si fa fatica a sentire vicina.

Osserviamo che dopo aver visto crescere Regione Lombardia, con investimenti importanti nella promozione e valorizzazione, anche nella nostra provincia, che ci ha portato ad essere una delle destinazioni più significative del mondo, grazie a Milano, grazie alle olimpiadi invernali in piena pianificazione, ci si ritrova di colpo davanti a una situazione surreale, il cui effetto è stato compreso tardivamente dal nostro Governo, anche nell’ultimo decreto Legge, privo di qualsiasi tutela.

Come partito continueremo ad essere vicini alle imprese, alle agenzie culturali e turistiche, liberi professionisti, ai lavoratori, e porteremo avanti in modo condiviso e capillare le istanze funzionali e integrate per superare questo momento di grave difficoltà. La Lombardia, la Valtellina e il Lario ci sono, e stanno lavorando per mantenere la propria rappresentanza in un Italia oggi offesa da questa emergenza, ma pronta a reagire con tutti i mezzi. Non faremo mancare la nostra voce.

E chiederemo di stare ai tavoli tecnici per la costruzione di un piano integrato economico che tuteli imprese e famiglie oggi già messe in difficoltà dal contingente momento a cui si aggiunge l’emergenza di queste nuove settimane”.

Marco Masetti, Dirigente FdI – Commissario provinciale di Sondrio