Coronavirus. Vietate le feste nei locali, bar e ristoranti chiusi alle 24. Ecco il nuovo Dpcm

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Il Presidente del Consiglio ha firmato il Dpcm con le nuove regole anti contagio. Saranno valide per i prossimi 30 giorni

Stop anche alle gite scolastiche e alle competizioni amatoriali (calcetto e basket tra amici). Dalle ore 21 vietati assembramenti fuori dai locali

LECCO – Si concentrano soprattutto sulla movida le restrizioni contenute nel nuovo Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri) volto a contenere i contagi da Coronavirus, in crescita in tutto il paese. Dopo il confronto, nella giornata di domenica, con il Comitato Tecnico Scientifico e ieri, lunedì, con le Regioni, le nuove regole sono state messe a punto nel nuovo Decreto firmato nella notte dal premier Conte. Le restrizioni saranno valide per i prossimi 30 giorni.

Come anticipato nei giorni scorsi, la stretta riguarda in particolare modo i locali, bar e ristoranti ma non solo. Stop anche alle feste private e alle gare amatoriali, come le partite di calcetto e basket tra amici, vietate anche le gite scolastiche. Infine, la quarantena è stata ridotta da 14 a 10 giorni. Vediamo le principali novità.

Feste vietate, alle cerimonie massimo 30 invitati

Nel nuovo Decreto compleanni, lauree ed altri festeggiamenti saranno vietati nei locali e nelle discoteche. Si potrà festeggiare nei ristoranti, seguendo le regole già in vigore (distanziamento a tavola e obbligo di indossare la mascherina quando non si è seduti). La stretta riguarda anche le cerimonie: invariate le regole per le celebrazioni religiose ma ai banchetti è fissato il limite di 30 invitati. I buffet sono consentiti solo mantenendo il distanziamento e dovrà essere il personale a servire cibo e bevande.

Nessun divieto è stato invece approvato sugli incontri nelle abitazioni private (feste e cene). La raccomandazione del Governo è quella di non invitare più di 6 persone e di indossare sempre i dispositivi di protezione in presenza di persone non conviventi.

Bar e ristoranti

Torna il coprifuoco per le attività di bar e ristoranti (incluse attività come gelaterie e pasticcerie) che dovranno chiudere alle 24 mentre il servizio al banco sarà consentito solo fino alle ore 21. Da quell’orario sarà anche vietato sostare davanti ai locali, per evitare assembramenti.

Sport amatoriale e gite scolastiche

Stop alle partite di calcetto e basket tra amici, le competizioni amatoriali sono vietate dal nuovo Dpcm. Il divieto non tocca per ora il livello professionistico e l’attività di palestra e scuola per ragazzi, purché vengano rispettati tutti i protocolli di sicurezza già approvati e in vigore.

Nel nuovo decreto sono vietate anche le gite scolastiche e i viaggi di istruzione. Restano consentiti i tirocini e i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento.

Il pubblico negli stadi

Ridotto anche il numero di spettatori negli stadi per le competizioni sportive. Nel nuovo Dpcm è stabilito che la presenza del pubblico è consentita con una percentuale massimo di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 persone all’aperto e 200 al chiuso. E’ data la possibilità alle Regioni di concordare con il Ministro della Salute un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni degli impianti.

Quarantena ridotta

Nella giornata di ieri, infine, il Ministero della Salute ha diffuso una circolare annunciando nuove regole sui tempi della quarantena e dell’isolamento fiduciario. Nella circolare (clicca qui) si comunica che “i positivi asintomatici possono rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test molecolare con risultato negativo (10 giorni + test)”.

Le persone sintomatiche risultate positive, invece, “possono rientrare  in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test)”.