LECCO – Riceviamo e pubblichiamo alcune considerazioni, espresse dalle liste civiche di maggioranza e dal Partito Democratico, sugli avvenimenti di lunedì sera:
Alleanza Verdi e Sinistra – Cambia Lecco
“Riteniamo ancora inspiegabile che nella Lecco del 2025 sia stata autorizzata una manifestazione indetta da “i camerati” e che a questa celebrazione nostalgica abbia addirittura partecipato un Sindaco e un membro del consiglio provinciale. Per questo abbiamo aderito e siamo stati presenti alla piazza chiamata dall’Anpi dove le forze democratiche della nostra città, medaglia d’argento al valor militare per la Resistenza, hanno giustamente mostrato il proprio sdegno. Il Senatore di AVS Magni ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dell’interno Piantedosi per capire perché sia stata autorizzata una manifestazione che per i manifesti apparsi nei giorni precedenti si profilava come una provocazione per le istituzioni e le forze democratiche della nostra città. Non comprendiamo infine quale siano le ragioni per cui un gruppo di persone abbia deciso di puntare il Palazzo Comunale dove si stava svolgendo il consiglio comunale ed erano riuniti consiglieri, consigliere, assessori, assessore e sindaco che fino a pochi minuti prima erano presenti al presidio antifascista convocato dall’ANPI”.
Ambientalmente Lecco
“Fatichiamo a comprendere la ragione per cui alcuni anarchici abbiano scelto una forma di confronto con le istituzioni che, come prevedibile, avrebbe sicuramente portato a una strumentalizzazione politica di quella che è stata la contro-manifestazione antifascista di ieri. Meno ancora però vediamo il senso che sia autorizzata una manifestazione di commemorazione fascista allo stadio. Persino meno vediamo il senso che questa manifestazione parrebbe presieduta, da quanto apparirebbe nelle foto, da un consigliere provinciale di centrodestra. Senza parole invece restiamo di fronte alle dichiarazione del consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini, che si dice basito della presenza di amministratori del centrosinistra alla contro-manifestazione antifascista. L’antifascismo è un dovere costituzionale, non una cosa di sinistra. La storia ribadisce la realtà: nelle fila della Resistenza si trovavano comunisti e cattolici, monarchici come repubblicani. Gli unici a non esserci erano i fascisti. Quindi è sacrosanto che ci siano anche rappresentanti istituzionali a una simile manifestazione. Non lo è esserci ad una convocata con la firma “I camerati”. È bene essere chiari”.
Partito Democratico
“C’è stata un’ampia e partecipata risposta ieri, 28 aprile, in Largo Montenero all’iniziativa di alcuni nostalgici. Si inizi a prendere atto di questo. Le violenze di pochi fuori dal Municipio, che non troveranno mai il nostro sostegno, sono un atto inaccettabile, lontano dalla dialettica democratica e dal confronto civile. Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, che si indignano il giorno dopo per gli atti violenti, non hanno detto una sola parola per quanto stava avvenendo nei pressi dello Stadio. Chiediamo che i segretari cittadini e provinciali della destra prendano le distanze dalla presenza di un rappresentante del Consiglio provinciale a una manifestazione organizzata da un gruppo firmato “i camerati” con chiaro riferimento al periodo fascista. Chi siede nelle istituzioni, soprattutto se votato da Sindaci che hanno giurato sulla Costituzione e partecipa a queste manifestazioni, forse farebbe bene a valutare se sia opportuno continuare a rimanere in un organismo democratico, o forse sarebbe meglio dimettersi. L’antifascismo è un valore costituzionale, di tutti quelli che vorrebbero rappresentare i cittadini nelle istituzioni. Dopo le condanne per gli episodi accaduti fuori dal Municipio, ci aspettiamo la giusta coerenza, e quindi la condanna dei fatti avvenuti allo Stadio alla presenza di loro rappresentanti, dove si è assistito al tentativo di allontanamento della stampa e di chiunque osasse avvicinarsi. Attendiamo una risposta chiara, fino ad ora abbiamo assistito ad un imbarazzato silenzio su tutto questo”.