Crisi di governo, i ‘renziani’ lecchesi d’accordo sui temi, meno sul metodo. Le reazioni

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Le reazioni dopo la crisi di Governo innescata da Matteo Renzi

I sostenitori lecchesi di Italia Viva d’accordo sui temi sollevati, non tutti condividono la scelta

LECCO – “Oggi c’è chi dice che Renzi stia consegnando il Paese a Salvini e alla destra. Vorrei ricordare che il Governo ‘Conte bis’ nasce per impedire le elezioni che avrebbero incoronato Salvini ed è stato proprio Renzi ad impedirlo” Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera ed esponente di Italia Viva, risponde alla nostra richiesta di un commento sulla crisi di governo che si è palesata ieri dopo le dimissioni dei ministri di Italia Viva, comunicata nella conferenza stampa di Matteo Renzi, nel pomeriggio.

“C’è ancora un governo in carica e Italia Viva ha detto che voterà tute le leggi emergenziali. Detto questo, i temi avanzati da Renzi sono giusti ed erano stati posti già a novembre. Se il recovery fund è stato modificato per il 70% rispetto alla bozza iniziale, con meno bonus e più investimenti, significa che si aveva ragione sulle questioni fatte presenti. Il Mes significa avere più risorse per affrontare la crisi più difficile dal dopo guerra”.

Antonio Rusconi, sindaco di Valmadrera

Per Rusconi, politico di lungo corso ed ex senatore della Repubblica, “Renzi può anche aver sbagliato metodo, ma in questi mesi è salita la sfiducia verso il Governo da parte del mondo produttivo, altri esponenti decisamente non ‘renziani’ come Giuliano Pisapia hanno avanzato osservazioni simili, significa che ci sono temi concreti da affrontare in modo urgente”.

Si andrà al voto? “Difficile. Nessuno tranne Giorgia Meloni vorrebbe davvero tornare alle urne, a fronte anche della prevista riduzione del numero di parlamentari. Lo stesso centrodestra ha avanzato l’ipotesi di un governo istituzionale, evitando le elezioni. Io credo sia necessario un governo di centrosinistra che affronti i temi posti. La politica è fatta di progetti seri e non solo della caccia al nemico”.

Andrea Frigerio

La pensa allo stesso modo Andrea Frigerio, ex consigliere comunale di Lecco fuoriuscito lo scorso anno dal PD per abbracciare il progetto di Renzi: “Se si è arrivati a questo punto non è per un colpo di testa ma perché la situazione si è logorata nel tempo. La situazione pandemica ha anestetizzato l’attività politica e pur essendoci state delle buone premesse sui progetti, servono anche dei fatti concreti. Credo che Renzi ieri abbia voluto dare uno scossone, una ‘sveglia’ al Governo, per andare avanti ma con uno spirito diverso. Lo sappiamo, Renzi ha il suo carattere e può esagerare, la conferenza è stata dura, ma il centro della questione è l’attività del Governo che è in stallo e, pur essendoci la pandemia, non può non interessarsi dei problemi concreti del Paese, serve una visione sul futuro. C’è bisogno di un tagliando, non tanto nella composizione politica ma sulle cose da fare”.

“La tessera? Vedremo se rinnovarla”

Chi non è invece proprio d’accordo su quanto accaduto è Giuseppe Conti, sindaco di Garlate: “Concordo con i temi posti ma credo che un’agenda di governo possa essere discussa, magari con toni aspri ma non condivido affatto la scelta della rottura in un momento così delicato. Faccio fatica a comprendere dove si voglia andar a parare, si riduce il tutto ad una lotta di palazzo che è ben lontana dalle questioni e dai bisogni della gente. Mi sembra una resa dei conti a livello politico, avulsa alle necessità attuali”.

Conti si era iscritto nel 2020 a Italia Viva: “Quest’anno non ho ancora rinnovato la tessera, aspetterò che si concluda questa vicenda e deciderò”.

Giuseppe Conti

E non è l’unico: “Valuterò se rinnovare l’iscrizione a Italia Viva a vicenda conclusa. Al momento non esprimo giudizi” dice Stefano Motta, sindaco al secondo mandato a Calco, dopo aver amministrato in precedenza il comune di Brivio e aver ricoperto ruoli importanti all’interno del Pd provinciale lecchese.

Stefano Motta sindaco di Calco

Da sempre vicino a Renzi, Motta ha deciso di seguirlo nel passaggio a Italia Viva, tesserandosi nel 2020 al nuovo partito politico. “Come sindaco mi sono sempre distinto in questi mesi di emergenza sanitaria per una posizione ortodossa di massimo rispetto delle norme di prevenzione della diffusione del contagio, ritenendo importante (a differenza anche di alcune prese di posizione dello stesso Renzi, ndr) portare avanti una linea di massimo rigore per affrontare la pandemia da Covid. Penso che, per molti versi, l’emergenza sanitaria in corso vada affrontata affidandoci ai tecnici, ovvero agli scienziati”.

Il PD: “Non è il momento per una crisi”

“Non è questo il momento di aprire una crisi di governo. Non bisogna tirare troppo la corda e bisogna riconoscere che la priorità in questo momento è fronteggiare l’emergenza sanitaria rassicurando i lavoratori e dando speranza e fiducia nelle istituzioni ai cittadini”. Si dice preoccupata della crisi aperta ieri, mercoledì, da Matteo Renzi con il ritiro dall’Esecutivo di due ministri il segretario provinciale del Pd Marinella Maldini.

Marinella Maldini, PD

“Spero che ora si riesca a rinnovare il Governo senza andare a elezioni. Non comprendo questa scelta di Renzi pur riconoscendo al leader di Italia Viva, a cui non sono mai stata vicina neppure quando era nel Pd, di aver detto e fatto cose utili e importanti in passato. Ma questo non era il momento giusto per intervenire. La sua uscita è stata dettata da un ego smisurato. Mi auguro che si possa reggere questo trauma e confido che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme alle forze politiche trovino una soluzione di responsabilità per dare risposte agli elettori. Posso ammettere che vi siano stati errori o impreparazione nell’affrontare l’epidemia, ma il Governo ha fatto quello che doveva fare”.

Cinque Stelle: “Renzi inaffidabile egocentrico”

“Renzi ha ancora una volta dimostrato inaffidabilità ed egocentrismo, anteponendo gli interessi personali (e di chi lo fomenta e sostiene) a quelli del Paese – commenta Massimo Riva, esponente lecchese del Movimento Cinque Stelle –  Un gesto irresponsabile in un momento tanto delicato”.

Massimo Riva (M5S)

Cosa fare ora? “Sono molteplici le possibilità, nel brevissimo termine bisogna intanto mettere in sicurezza lo scostamento di bilancio ed il decreto ristori”.

La Lega pronta a subentrare

Nel frattempo il centrodestra guarda alla crisi del governo e si propone per guidare il Paese:

“Questa maggiorana sciagurata sta giocando sulla pelle degli italiani, sulla situazione drammatica delle imprese e dei cittadini – dice Paolo Arrigoni, senatore calolziese della Lega – La responsabilità è in primis di Renzi con la co-responsabilità del resto della compagine di governo. Stanno giocando alle poltrone”.

Il senatore Paolo Arrigoni

La Lega, fa sapere Arrigoni, “ha chiesto in capogruppo al Senato che conte venga subito a riferire in ala e che tutte le attività programmate vengano rinviate”.

Un cambio di maggioranza? “Secondo noi ci sono i numeri per un governo di centrodestra. Sicuramente respingeremo ogni ipotesi di ‘pastrocchio’ con Pd e Cinque Stelle che stanno facendo di tutto per evitare il voto. Piuttosto chiederemo di dare parola agli italiani alle urne”.