Elezioni 2020. Fumagalli (M5S): “Rifiuti, tariffa puntuale e spegniamo l’inceneritore”

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L’intervento di Silvio Fumagalli, candidato dei Cinque Stelle, sul tema dei rifiuti

“Dismettiamo il forno inceneritore e acceleriamo il processo di passaggio alla tariffazione puntuale”.

LECCO – “Dismettiamo il forno inceneritore e acceleriamo il processo di passaggio alla tariffazione puntuale. E’ arrivato il momento di cambiare marcia: è giusto che i cittadini paghino la Tari in base a quanti rifiuti indifferenziati vengono conferiti. Dopo diversi rinvii, l’Amministrazione Comunale di Lecco non ha ancora reso operativa l’introduzione della tariffazione puntuale. Doveva essere introdotta già nel 2016 ma potrebbe essere posticipata addirittura al 2022. Certamente l’Amministrazione Comunale di Lecco, socio di maggioranza di Silea, ha l’opportunità di eliminare il forno inceneritore, se serve portando la questione sui tavoli regionali e nazionali per arrivare a definire una data certa”.

Lo dichiara Silvio Fumagalli, candidato sindaco del MoVimento 5 Stelle. “L’adozione della tariffazione puntuale comporterebbe innumerevoli vantaggi: per i cittadini, per il Comune e per l’ambiente. In sostanza, ogni lecchese pagherebbe solo la quota di rifiuti indifferenziati prodotta attraverso un calcolo innovativo effettuato con i più moderni strumenti tecnologici. L’esperimento ha funzionato molto bene in altre città d’Italia e nel medio termine garantirebbe risparmi consistenti ai cittadini. E il Comune di Lecco avrebbe il vantaggio di ridurre i costi di smaltimento dei rifiuti e quindi sostenere meno spese”.

L’inceneritore di Valmadrera

“La tariffa puntuale è un sistema di calcolo della tariffa rifiuti (Tari) legato alla reale produzione di rifiuti. Non si basa più solo sul metodo presuntivo e sul criterio dei metri quadrati dell’immobile, ma principalmente su quanti rifiuti sono prodotti. L’utente paga per quanto rifiuto indifferenziato produce: quindi meno conferisce, meno spende”, aggiunge Silvio Fumagalli. “Il metodo di rilevamento della quantità di rifiuti prodotti attraverso cui si calcola la tariffa dei rifiuti in maniera equa e trasparente, è reso possibile dalla misurazione dei conferimenti dei rifiuti indifferenziati (il cosiddetto residuo secco) che sono contati attraverso un sistema di lettura elettronico”.

“Le nuove modalità di calcolo della Tari incentiverebbero le famiglie a ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati che al momento ammonta a circa 150 kg pro-capite. Con la tariffazione puntuale, avremo la possibilità di scendere a 100 kg nei primi tre anni e a 50 kg entro i prossimi cinque anni. Il risparmio dei costi di smaltimento consentirebbero al Comune di applicare sconti significativi sulla tassa rifiuti”, conclude Silvio Fumagalli.