Elezioni a Lecco. Gattinoni lascia l’API e si prepara alla campagna elettorale

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Mauro Gattinoni

Il futuro candidato sindaco del centro sinistra si dimette dal ruolo di direttore dell’Api di Lecco

Mauro Gattinoni attende l’incoronazione ufficiale dalla coalizione, poi la campagna elettorale

LECCO – Chi lo conosce sa che da settimane la sua voglia di scendere in campo e iniziare a fare le cose sul serio è sempre più grande ed uno dei passaggi obbligati per Mauro Gattinoni era quello di lasciare il suo incarico di direttore dell’Api di Lecco, l’associazione delle piccole medie imprese.

Un ruolo importante ricoperto fin dal 2011 da Gattinoni che quest’anno ha festeggiato insieme all’Api il 70esimo anniversario di fondazione dell’ente datoriale. Nel 2017 era stato nominato anche coordinatore di Confapindustria Lombardia e nello stesso anno aveva assunto la presidenza di Network Occupazione, realtà che riunisce l’intera rappresentanza del mondo del lavoro per lo sviluppo di politiche attive.

Le dimissioni dal suo incarico in Api sono state comunicate agli associati attraverso una lettera firmata dal presidente Luigi Sabadini. Un atto dovuto, conferma lo stesso Gattinoni, e opportuno nel rispetto dell’associazione che fino ad oggi aveva rappresentato, oltre che utile a concentrare gli impegni di questo inizio 2020 nella sfida elettorale che lo attende.

La coalizione, continua il confronto

La sua candidatura  alla guida del centrosinistra è stata annunciata dal Partito Democratico ma ora si attende il riconoscimento ufficiale da parte dei gruppi della futura coalizione a partire dall’alleato di sempre, Appello per Lecco, con il quale però non ci sarebbe ancora stata una riappacificazione. La candidatura contrapposta di Corrado Valsecchi, fondatore di Appello per Lecco, non sarebbe stata al momento ritirata e i giorni che seguiranno l’Epifania potrebbero essere cruciali per sancire o meno l’intesa con il gruppo civico.

Più a sinistra, invece, non si tratta sul candidato ma su un programma condiviso. Non pochi potrebbero essere i punti di discordanza tra i democratici e le realtà dell’area di sinistra; trovare un accordo sul programma sarà la discriminante per la creazione di una coalizione allargata.