Elezioni, Giovanni Galimberti (M5S) si presenta: “Votate un programma per il bene comune”

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giovanni galimberti gazebo lecco

Il candidato alla Camera dei Deputati si è presentato questa mattina fuori dall’Ospedale Manzoni di Lecco

L’appello al voto ai lecchesi: “Il 25 settembre potete decidere di non aprire il paracadute ai paracadutati scelti dai capi partito”

LECCO – Giovanni Galimberti, 37 anni, è il candidato del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati nel Collegio Uninominale Lombardia 2 alle prossime Elezioni Politiche in programma domenica 25 settembre. Questa mattina, mercoledì, Galimberti si è presentato pubblicamente al gazebo allestito fuori dall’Ospedale di Lecco.

Nato a Lecco, residente a Molteno con la moglie e tre bambini, si è diplomato perito informatico presso l’ITIS Badoni e attualmente si occupa di progettazione e di sviluppo di software per un’azienda del Canton Ticino.

L’impegno civile è iniziato anni fa con “Qui Lecco Libera”, successivamente ha supportato diversi Comitati Ambientali e Associazioni del territorio. Poi è arrivato il primo impegno politico-amministrativo: Galimberti ha ricoperto il ruolo di capogruppo di minoranza civica a Molteno (Lecco) tra il 2014 e il 2019 e nel frattempo – forte della sua passione per le ferrovie – è diventato referente del Comitato Pendolari Como-Lecco.

Tante le istanze lecchesi che il candidato pentastellato intende portare avanti sulla base dei princìpi cardine del MoVimento 5 Stelle: l’attenzione al territorio è una delle priorità.

“Mi piacerebbe trovare soluzioni e creare opportunità per il bene di tutti, dialogando con i nostri Sindaci, le Associazioni di categoria, i Comitati e i cittadini. Restano da sciogliere i numerosi nodi della mobilità, che deve essere sostenibile, migliorando il trasporto pubblico – soprattutto su ferro- che è insufficiente anche a causa delle carenze delle infrastrutture” ha spiegato Galimberti.

La tutela dell’ambiente è uno dei pilastri del programma del MoVimento 5 Stelle. “Nella nostra provincia abbiamo 124 aree dismesse di potenziale rigenerazione, localizzate in 43 Comuni, 74 sono aree industriali ed artigianali, il totale è impressionante, 200 ettari, ovvero 2 milioni di metri quadri; proporremo politiche e incentivi per il recupero delle numerose aree dismesse che stanno diventando dei veri e propri “buchi neri” disseminati per tutta la zona”.

Galimberti ha le idee chiare anche in materia di sanità. “La sanità pubblica deve essere liberata dalle interferenze della politica, in particolare per quanto riguarda la nomina dei dirigenti sanitari: decenni di “gestione di partito” delle aziende sanitarie hanno portato alla riduzione di alcuni servizi essenziali, a una cattiva organizzazione nell’erogazione delle prestazioni e ciò ha spostato l’equilibrio in favore della sanità privata. Tutti i cittadini lombardi hanno provato sulla propria pelle la difficoltà nell’accedere al servizio pubblico: bisogna rilanciare un modello di assistenza sanitaria, sociosanitaria e socioassistenziale prevalentemente pubblica. Per fare ciò riteniamo indispensabile riformare il Titolo V della Costituzione, per riportare la salute alla gestione diretta dello Stato, così da azzerare le attuali disfunzioni dei 20 sistemi regionali, che sono fortemente emerse durante la pandemia”.

Molti altri settori necessitano di interventi decisi, ha ricordato Galimberti: “Aiuti alle imprese, ai lavoratori e alle famiglie, taglio del cuneo fiscale, stabilizzazione del Superbonus, contrasto alla criminalità organizzata e dei reati ambientali sono solo alcune delle nostre battaglie”.

Infine, Galimberti rivolge un appello al voto ai cittadini lecchesi. “Il programma di Governo del Movimento 5 Stelle – che invito tutti a leggere con attenzione – ha come unico fine il bene comune, è concreto, è realizzabile e sarà quindi efficace per il nostro Paese. Garantisco il massimo impegno per realizzarlo perché credo che l’Italia possa sognare un futuro migliore. Vorrei rispondere allo scoramento dilagante sulla stampa dove si legge che “Lecco non conterà più, ci sono troppi candidati paracadutati e nessun lecchese”. Votare per il M5S ora consente ai cittadini di mandare in Parlamento, un lecchese, giovane, lavoratore, marito e padre, con un’esperienza amministrativa di minoranza nel proprio Comune, attivo nell’associazionismo e nell’impegno civile. Il 25 settembre i lecchesi possono decidere di non aprire il paracadute ai paracadutati scelti dai capi partito” ha concluso.