Elezioni. Il sindaco Mauro Gattinoni: “Voto di pancia degli elettori”

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Il sindaco Mauro Gattinoni

Per il primo cittadino di Lecco, il trionfo di Fratelli d’Italia è una ‘bolla’ destinata a scoppiare

“Come accaduto per Renzi, M5S e Lega ‘nazionale’. Li aspettiamo alla prova di governo. Il Terzo Polo? Tempo di scegliere su quale piatto della bilancia stare”.

 

LECCO – “Tutti i sondaggi descrivevano ampiamente questo risultato, il pendolo della storia oscilla sul centrodestra, anzi sull’estrema destra perché l’esponente di punta di questa coalizione è Giorgia Meloni, con una debacle mai vista della Lega che segue la curva del suo leader,, ormai al lumicino”.

E’ il commento del sindaco di Lecco, Mauro Gattinoni, al risultato di queste ultime elezioni politiche che, anche a Lecco, hanno incoronato Fratelli d’Italia come primo partito.

Per il primo cittadino del capoluogo questo exploit incredibile è un’altra ‘bolla’ che finirà per scoppiare “come è stato per il ‘rottamatore’ Renzi e poi per i Cinque Stelle e la Lega ‘nazionale’, ora Fratelli d’Italia. E’ evidente che non si muovono voti di opinione o appartenenza ma la pancia della gente. Tante sono state le promesse ed ogni promessa è debito, speriamo però non diventino debito pubblico perché il rischio è quello quando si promettono tagli alle bollette e rimborsi all’80%. Li attendiamo alla prova di governo”.

“Siamo in democrazia e anche questo è un voto da rispettare e non disdegnare – ha sottolineato Gattinoni – e chi ha funzioni amministrative deve tenerne conto, in maniera preoccupata almeno è questo il mio punto di vista personale”.

Il sindaco di Lecco aggiunge un commento anche riguardo al Terzo Polo: “Nel lecchese hanno ottenuto un risultato migliore che altrove in Lombardia, hanno avuto il merito di aver intecettato quel segmento di borghesia produttiva che difficilmente sarebbe stato avvicinato da altre proposte politiche, oltre ad avere proposto candidati credibili e del territorio. La politica dei paracadutati non premia e chi è vicino al proprio territorio invece trova riscontro. Credo anche che fare da ago della bilancia sia un gioco ormai finito, bisogna decidere su quale piatto della bilancia stare”.