Europee. Sette candidati al dibattito promosso dai Liberi Professionisti

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Elezioni Europee 2019: ALPL ospita un confronto tra i partiti

Dall’unione economica ai temi legati alle libere professioni, le questioni rivolte dall’associazione ai candidati

LECCO – L’Europa al centro dell’incontro promosso dall’Associazione Libere Professioni di Lecco che mercoledì, presso la sede di via Parini, ha organizzato un confronto tra i candidati delle principali forze politiche in corsa per le Elezioni Europee del 26 maggio.

L’Unione economica e le proposte di cambiamento avanzate dai partiti, l’ipotesi di uscita dall’Euro e le possibili conseguenze per il nostro Paese, cosa funziona e cosa invece non va dell’Europa che oggi conosciamo: quando manca ormai solo una decina di giorni al voto per il rinnovo del Parlamento Europeo, i liberi professionisti lecchesi hanno interrogato su queste tematiche i protagonisti del dibattito elettorale.

Al confronto, moderato dal presidente di ALPL, Antonio Rocca, hanno preso parte: Alberto Anghileri (La Sinistra), Eleonora Evi e Eugenio Casalino (Movimento 5 Stelle), Marta Casiraghi (Lega-Salvini Premier), Pietro Fiocchi (Fratelli D’Italia), Pier Luigi Mottinelli (Partito Democratico), Roberta Paparatto (Forza Italia)

Insieme alle questioni di carattere più complessivo, l’associazione ha voluto porre ai candidati anche domande più specifiche su materie vicine alla realtà delle libere professioni, a partire dalla tutela e dalla promozione delle professioni ordinistiche, riguardo alla possibilità di accesso ad agevolazioni e bandi (fino ad oggi spesso riservati alle sole imprese) anche ai professionisti e in particolare modo ai giovani della categoria.

Sottoposti ai candidati anche i temi relativi alla necessità di prevede un equo compenso per le prestazioni rese, infine la proposta di introduzione di un principio di proporzionalità e ragionevolezza per gli obblighi che il singolo soggetto è chiamato ad assolvere dalle normative di anticorruzione e anticiclaggio.

“Ringraziamo i candidati per loro disponibilità, è ancora più preziosa perché spesso il dialogo tra professioni e politica non è stato semplice, a volte abbiamo avuto l’impressione di essere completamente dimenticati. In questo caso no – sottolinea il Presidente Antonio Rocca – Inoltre, a differenza del passato, dove sostanzialmente nessun programma elettorale si occupava di professioni, oggi i programmi, sebbene in modo diverso, contemplano il termine professioni e questo lo accogliamo come un segno positivo”.

“Il dibattito – prosegue Rocca – ha confermato a più voci la necessità di cambiare qualcosa dell’attuale sistema istituzionale ed economico europeo. Dispiace quindi constatare che, in questi anni, non si sia riusciti a per porre in atto un miglioramento e che le azioni intraprese siano state insufficienti”.