Gattinoni: “Ecco quanto fatto nel 2021”. L’opposizione: “Nessun cambio di passo”

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Il sindaco Mauro Gattinoni

In Comune presentato il rendiconto di gestione 2021 dell’amministrazione Gattinoni

Lavori pubblici, sociale, sicurezza, sport, giovani: cosa è stato realizzato? Il sindaco elenca i risultati. Minoranza critica

LECCO – Una “Lecco bella, solidale, grande e sostenibile”: quanto lo è diventata di più nell’ultimo anno? Come da programma, secondo la maggioranza, non abbastanza per l’opposizione. Per come la si voglia vedere, la risposta sull’avanzamento delle linee strategiche dall’amministrazione comunale è contenuta nel rendiconto di gestione 2021 presentato nel Consiglio Comunale di lunedì sera.

Ottanta pagine sintetizzate nelle slide illustrate dal sindaco Mauro Gattinoni e che hanno ripercorso gli obiettivi, declinati nella réclame elettorale durante le elezioni e tradotti nell’azioni amministrative durante questo primo anno e mezzo di mandato. Quali risultati dunque sono stati raggiunti?

Si parte dalle tre principali piattaforme su cui si guarda al futuro della città, ovvero la Piccola, Lungolago e Piani d’Erna: “I risultati non sono precisati perché in corso d’anno sono arrivati finanziamenti del Pnrr di 6 milioni per il nuovo lungolago che hanno permesso di ampliarne la progettazione e di 2 milioni per la Piccola che ci consentiranno di accelerare le procedure previste. Per quanto riguarda i Piani d’Erna, invece, abbiamo avanzato delle proposte”.

L’apertura del Sentiero del Viandante nel tratto Lecco-Abbadia, la riqualificazione della ferrate, la prossima apertura dell’Ostello della Gioventù entrano nel ‘capitolo’ dell’attrattività territoriale. Sui lavori pubblici invece proseguono gli interventi al Teatro della Società, la riqualificazione della scuola di Santo Stefano, la progettazione dell’area sport per le scuole Bertacchi e Bovara con 400 mila euro che arriveranno dal Pnrr, la riqualificazione delle passerelle di via Carlo Porta e via Galandra, la manutenzione di Villa Gomes e i lavori a Palazzo Cereghini che inizieranno nel 2022.

Sulla ‘cura’ della città si cita l’entrata in servizio dei ‘cantonieri di comunità’ e le convenzioni sottoscritte per la manutenzione del lavatoio di Falghera, per le cappellette del Cimitero di Rancio e l’apertura dei bagni di vicolo Granai. Per la cultura invece l’inaugurazione degli archivi Badoni al Politecnico, il secondo lotto di lavori a Villa Manzoni finanziati dal Pnrr con 2,5 milioni di euro e gli eventi promossi nei rioni.

Nell’ambito della sicurezza viene ricordato il potenziamento del sistema di videosorveglianza, l’assunzione di più agenti di Polizia Locale, l’ammodernamento delle procedure relative ai permessi ZTL e il ruolo di capofila di Lecco per il progetto “stazioni sicure” contro il degrado e “scuole sicure” contro la droga.

Sulle politiche sociali viene sottolineato l’aumento di 15 posti dell’asilo nido comunale e i 160 mila euro destinati alla ripartenza delle associazioni dopo la pandemia e l’accordo con i medici di base nei rioni.

C’è poi il ‘patto della comunità educante’, i servizi post scuola, l’incremento di risorse al piano del diritto allo studio, lo sportello psicologico per i giovani e un rafforzamento delle iniziative dell’Informagiovani, l’adesione alla rete re.a.dy per quanto riguarda le pari opportunità.

Sullo sport si ricordano i 62 mila euro distribuiti alle associazioni sportive per la ripresa delle attività dopo il lockdown, la fine dei lavori per la pista di atletica e spogliatoi al Bione e sulla riqualificazione del centro sportivo si citano le quattro proposte di interessamento arrivate e il bando che dovrà essere realizzato nel corso dell’anno.

Per quanto riguarda l’ambiente: l’introduzione del sacco rosso dei rifiuti indifferenziati, lo studio sui fiumi e il masterplan del verde realizzato dall’archistar Andreas Kipar, l’accordo sul teleriscaldamento e il biglietto dei bus gratis per i giovani residenti in città. Sullo sviluppo urbano si ricorda il masterplan della città di Lecco e per quanto riguarda la comunicazione l’ammodernamento del portale ‘Leccopartecipaclick’ e la messa on line di venti servizi comunali.

Scontro tra l’opposizione e l’assessore Pietrobelli

“Ve la cantate e ve la suonate da soli – è intervenuto dalla minoranza Corrado Valsecchi di Appello per Lecco – sono esterrefatto dal vostro successo, peccato che non sia il vostro. La gran parte delle cose erano già state pianificate prima del vostro arrivo”.

Dello stesso avviso Emilio Minuzzo, consigliere di Forza Italia: “E’ sufficiente risalire alla data dei cantieri per rendersene conto. Erano stati promessi venti milioni di investimenti, ne sono stati spesi solo otto. Tanti interventi sono stati ridotti o rimandati. La città aspettava ben altro. Il cambio di passo è stato passare da un risultato economico di 10 milioni nel 2019 ai -1,5 milioni del 2021”.

Emilio Minuzzo

Numeri che hanno accesso lo scontro con l’assessore al Bilancio, Roberto Pietrobelli: “Il Comune non è una spa che deve produrre redditività a tutti i costi per remunerare gli azionisti, i nostri azionisti sono i cittadini e li abbiamo remunerati con 29 milioni di servizi che siamo fieri di aver mantenuto. Anziché le battute sarcastiche, fatte per finire sulle prime pagine dei giornali, dal punto di vista politico sarebbe più onesto dire che non sono stati tagliati servizi”.

“Il cambio di passo ci sarà a fine mandato quando porteremo a termine i nostri obiettivi – ha ribadito Pietro Regazzoni dal PD – non è certo negativo portare avanti quanto era già era stato preparato se lo riteniamo giusto e coerente con il programma”.

L’assessore Roberto Pietrobelli

Ma la replica seccata dell’assessore ha acceso i contrasti con il centrodestra: “Ancora una volta ci sentiamo dire di non essere in grado di leggere correttamente il bilancio e che dovremmo accettare queste dichiarazioni propagandistiche” è intervenuto Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia.

Filippo Boscagli ha espresso “amarezza” per le dichiarazioni dell’assessore: “Auspico che non ci si debba sentire di nuovo rinfacciare di usare una chiave di lettura sbagliata dei numeri del bilancio per finire sui giornali. Il cambio di passo non si vede a fine mandato, dopo un anno e mezzo sarebbe auspicabile iniziare a notarlo”.