Giornata nazionale vittime del Covid: “Vite e storie che non vanno scordate”

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Oggi si celebra la giornata nazionale vittime del Covid, istituita il 18 marzo, il drammatico giorno delle bare di Bergamo sui camion dell’esercito

Il pensiero della presidente della Provincia  Hofmann a chi, purtroppo, è stato vinto dal virus e la speranza di una comunità più unita dopo l’emergenza sanitaria

 

LECCO – Bandiere a mezz’asta a Villa Locatelli, dove è stato deposto anche un vaso di fiori “Non ti scordar di me” come simbolo della memoria e come messaggio di speranza e vicinanza all’intera comunità. La Provincia di Lecco ha voluto celebrare la giornata nazionale in memoria di tutte le vittime del Covid-19, istituita per il 18 marzo, giorno del 2020 in cui i mezzi pesanti dell’Esercito italiano contribuirono alla rimozione delle centinaia di bare depositate presso il cimitero monumentale di Bergamo, in piena prima ondata del Coronavirus.

Immagini forti e drammatiche rimaste impresse nella memoria di ognuno che la presidente della Provincia Alessandra Hofmann ha voluto ricordare oggi insieme al consigliere provinciale delegato alla Protezione civile Stefano Simonetti e i capigruppo consiliari Paolo Negri e Antonio Rusconi.

“Oggi vogliamo ricordare tutte le persone che non ce l’hanno fatta, per colpa di un virus che nel nostro Paese ha mietuto quasi 39mila vittime – le sue parole – . Un numero impressionante, dietro al quale si celano uomini e donne, padri e madri, vite vissute e storie che non possono e non devono essere dimenticate. Alcune di queste vittime sono cadute nell’adempimento del proprio dovere: medici, infermieri, operatori sanitari, volontari del soccorso e della protezione civile, persone colpite dal Covid-19 mentre svolgevano con dedizione il proprio lavoro. A questi veri e propri eroi si aggiungono altri uomini delle forze dell’ordine che hanno contratto il virus e sono deceduti, soprattutto nei primi mesi della pandemia. Una tragedia nella tragedia. A loro e alle loro famiglie vanno il mio pensiero e la mia preghiera”.

Oltre al doveroso ricordo, Hofmann sottolinea l’altrettanta necessaria consapevolezza di non poter abbassare la guardia a fronte degli ultimi dati, che fanno registrare una ripresa dei contagi. “Grazie alla straordinaria adesione alla campagna vaccinale oggi però possiamo guardare al futuro, nonostante le terribili notizie che ci arrivano dall’Ucraina, come una comunità più unita e desiderosa di dare un nuovo valore alla forza e alla bellezza dello stare insieme e dello spendere del tempo a servizio degli altri“.