Ipotesi fusione tra Lecco, Ballabio e Morterone: Appello per Lecco dà vita al comitato per la discussione

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Corrado Valsecchi
Corrado Valsecchi (Appello per Lecco)

Valsecchi, consigliere di minoranza, rilancia l’idea della fusione tra i tre Comuni e annuncia il comitato

Il sindaco di Ballabio, Bussola, aveva già rigettato l’idea

LECCO – Il sindaco di Ballabio (che attende il commissariamento) Giovanni Bussola aveva già rispedito al mittente un mese fa la proposta di Corrado Valsecchi, Appello per Lecco, per la fusione dei comuni di Lecco, Ballabio e Morterone. Ma il consigliere lecchese ci riprova: “Non è più tempo di alimentare egoismi ingiustificati, arcaici e anacronistici campanilismi – dice -. Bisogna ritrovare il senso della comunità e rimuovere ostracismi e resistenze pleonastiche, costruire network rappresentativi e far rete per rendere competitivo il nostro territorio e non per indebolirlo con decisioni assunte singolarmente senza una pianificazione concordata in sede istituzionale”.

“La situazione che si è creata a Ballabio e Morterone necessità di una profonda rivisitazione – sostiene Valsecchi in una nota stampa -. Entro ottobre verrà costituito un comitato per promuovere all’interno delle comunità di Lecco, Ballabio e Morterone una discussione politica legata alla eventualità ed esigenza di favorire processi di fusione ed incorporazione dei Comuni. Il nostro territorio, senza una autentica cabina di regia dal punto di vista politico – istituzionale, si sta mostrando sempre più vulnerabile”.

“Le scelte compiute in maniera disomogenea dalle organizzazioni datoriali e sindacali hanno ulteriormente indebolito il processo unitario e di vision della città capoluogo e del territorio  – continua Valsecchi -. Alcuni hanno creato sodalizi associativi con Sondrio, altri con Monza, Como o Bergamo. Il sistema Lecco che per tanti anni aveva dominato la scena capace di una regia impostata sulla Provincia e la Camera di Commercio non esiste più! Bisogna ricreare queste premesse dal basso attraverso il confronto comunitario chiamando al tavolo tutto il sistema istituzionale e associativo provinciale per fare un grande “gioco di squadra” che sembra essersi smarrito”.

Il capogruppo di Appello per Lecco continua: “Ognuno può avere la sua idea e noi la rispetteremo, ma oggi si impone all’ordine del giorno e nell’agenda politica la necessità di parlare del nostro futuro. Cominciamo con Lecco, Ballabio e Morterone perché le condizioni che si sono create nei due paesi a nord di Lecco ci offrono la facoltà di misurarci con i cittadini e verificare sul campo se le opzioni proposte possono essere tenute in considerazione”.