La violenza sulle donne ai tempi del Coronavirus: “Non lasciamole sole”

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L’appello lanciato dalla conferenza delle donne democratiche del lecchese

“La convivenza forzata genere maggiore violenza. Appoggiamo la proposta di allontanare il maltrattante dalla casa”

LECCO – “Ai tempi del coronavirus le donne che subiscono violenza tra le mura domestiche stanno vivendo un momento ancora più drammatico e la
situazione di convivenza forzata e di isolamento rendono difficile la richiesta di aiuto. A tutte queste donne vogliamo esprimere la nostra vicinanza e dire loro che non sono sole e che i centri anti-violenza sono tutti aperti”. E’ l’appello lanciato dalle aderenti alla conferenza delle donne democratiche provinciale lecchese a seguito dei dati diffusi dalla commissione d’inchiesta del Senato sul femminicidio che rileva un drastico calo delle denunce rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (652 a marzo 2020 contro le 1157 di marzo 2019).

E’ importante ricordare che il numero nazionale gratuito 1522 è sempre attivo 24 ore su 24 e raggiungibile da tutta Italia” continuano le donne democratiche “ringraziamo di cuore i centri-antiviolenza della provincia di Lecco, che sono operativi e continuano a svolgere il proprio lavoro di ascolto, supporto e aiuto, nonostante le difficoltà. Anche in questi
giorni infatti sul nostro territorio sono stati sostenuti allontanamenti a seguito delle decisioni prese dalle interessate con il supporto delle operatrici in concerto con tutti gli altri attori del sistema di protezione (Forze dell’Ordine, Servizi Sociali, Ospedali)”

Proprio sull’accoglienza delle donne maltrattate e dei loro figli, il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha inviato una circolare a tutte le Prefetture perché possano essere individuati e resi disponibili ulteriori alloggi, con la garanzia della sicurezza sanitaria necessaria, affinché possano essere ospitate rispettando le dovute distanze per limitare i rischi di contagio.

“A questo proposito ribadiamo il nostro convinto sostegno e appoggio alla proposta che prevede l’allontanamento del maltrattante dalla casa, di cui ci stiamo facendo portavoce in tutte le sedi istituzionali competenti” concludono le democratiche “questo garantirebbe maggior tutela alle donne e ai loro figli, favorirebbe l’avvio di percorsi di autonomia da parte delle donne in un contesto vissuto come proprio e aiuterebbe i bambini che rimarrebbero nel contesto scolastico, amicale e sociale e non dovrebbero subire il trauma del cambiamento.”