Lecco. Addio ‘piazza Lega Lombarda’, la Lega attacca: “Scelta ideologica”

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Polemica sul cambio nome del piazzale della stazione di Lecco

Il coordinatore regionale della Lega: “Non ci sono altre priorità a Lecco?”

LECCO – Ha scatenato reazioni politiche il cambio di nome del piazzale della stazione di Lecco, che da ‘Piazza Lega Lombarda’ tornerà alla sua precedente denominazione, semplicemente ‘Piazza della Stazione’.

Un atto che era stato votato a maggioranza nel 2015, dal consiglio comunale dell’allora prima amministrazione del sindaco Virginio Brivio e che ora avrà attuazione con la delibera approvata dalla giunta di Mauro Gattinoni.

Dopo le critiche di Fratelli d’Italia con il consigliere comunale Giacomo Zamperini (vedi articolo), interviene anche la Lega, che evidentemente si è sentita tirata in causa nel cambio di toponomastica.

Il piazzale della stazione

“Fortunata la città di Lecco che evidentemente non ha altri problemi, di crisi, di disoccupazione, di nulla. Così oggi finalmente dopo sei anni di complesso iter burocratico, autorizzazioni varie e lungaggini la giunta comunale di centrosinistra ha completato una sua storica battaglia”.

il commento è dell’on. Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier

Fabrizio Cecchetti (Lega Salvini)

“Più telecamere per la sorveglianza? Un nuovo centro per anziani o persone fragili? Nuove piste ciclabili? Un nuovo parco per i bambini? No, no, acqua. Da oggi Lecco cambia il nome della piazza di fronte alla stazione, da piazza Lega Lombarda a piazza della Stazione! Inutile ricordare a lor signori della giunta lecchese che la ‘Lega Lombarda’ che sconfisse l’armata del Barbarossa nella battaglia di Legnano si formò proprio negli odierni territori tra le attuali province di Bergamo, Monza e Lecco, inutile ricordare che si tratta di un avvenimento storico che caratterizza i nostri territori lombardi, di una via o piazza presente in tutte le grandi città italiane di ogni Regione, di un passaggio storico che viene insegnato ai nostri figli nelle scuole dell’obbligo e non di un omaggio o un riferimento ad un movimento politico come spiegato da loro”.

“Contenti loro – conclude – evidentemente Lecco al momento non ha altre priorità che cambiare la propria toponomastica avere una piazza della Stazione”.

La Lega a Lecco: “Serve politica, non propaganda”

“La piazza Lega Lombarda cambia nome e diventa piazza della stazione. Superba iniziativa anti crisi di Gattinoni e dei suoi assessori che, incapaci di distinguere la storia dall’ideologia, non hanno il polso della situazione e dimostrano la loro totale lontananza dalle esigenze e dalle preoccupazioni dei lecchesi”. Così Emanuele Mauri,  segretario cittadino, e Cinzia Bettega capogruppo consiliare della Lega a Lecco.

Emanuele Mauri, segretario cittadino della Lega

“Il sindaco e la giunta annaspano su temi rilevanti quali l’iter del teleriscaldamento, la gestione del centro sportivo del Bione, tanto per citarne due, e pensano bastino cerimonie e comunicati stampa per coprire battute d’arresto che mal si conciliano con le promesse di fare più cose, in modo innovativo e più rapidamente rispetto alla precedente amministrazione, il tanto strombazzato ‘cambiamo passo’. Serve politica, non propaganda e giochi di parole; gli elettori vogliono programmazione specifica, atti concreti e il rilancio della città. La luna di miele è finita”.

L’on. Ferrari: “Gattinoni rimandato in storia”

Roberto Paolo Ferrari

Sul caso è intervenuto anche il deputato lecchese Roberto Paolo Ferrari della Lega, capo Dipartimento Difesa e capogruppo in commissione Difesa alla Camera ed ex sindaco di Oggiono:

“Il sindaco dovrebbe essere il primo cittadino di tutti, ma a Lecco non è così. Oltre a mostrare evidenti limiti culturali per scarsa conoscenza della storia del suo territorio, il sindaco Gattinoni mostra evidenti limiti di rispetto per i suoi cittadini. Cambiare il nome da piazza Lega Lombarda a un anonimo piazza della Stazione equivale a banalizzare un passato storico e un presente che meriterebbe ben altra valorizzazione. Gattinoni rimandato in storia e bocciato in amministrazione pubblica, senza appello.”

Il senatore Arrigoni: “Cambio di passo, per ora solo un cambio di targa?”

“Si dice che una nuova amministrazione venga ricordata per quanto fatto nei primi 100 giorni dall’insediamento. Dev’essere proprio il peso del vuoto assoluto per il quale verrà ricordata il motivo che ha spinto la giunta Gattinoni a marcare così goffamente il territorio, cancellando la storia pur di fare uno sgarbo al nemico politico”

Il senatore Paolo Arrigoni

A dichiararlo è il Senatore della Lega Paolo Arrigoni, per due mandati sindaco di Calolziocorte.

“A fronte delle promesse sbandierate in campagna elettorale per un ‘cambio di passo’ rispetto ai compagni della giunta precedente, il nuovo sindaco di Lecco non fa altro che limitarsi a cambiare una targa, dimostrando però di voler cancellare insieme a Piazza Lega Lombarda anche l’identità e la memoria della città. Un comportamento tipico della sinistra che si vergogna dei lombardi e odia la Lombardia”, continua Arrigoni.

“Se pensiamo a come il procedimento amministrativo, che giaceva negli uffici comunali fin dal 2015, sia stato rispolverato in questa fase dell’emergenza sanitaria ed economica, appaiono francamente sconcertanti le priorità della giunta lecchese”, conclude il Senatore leghista. “Oltretutto il cambio di toponomastica causerà disagi ai residenti e alle attività commerciali, già in difficoltà per ragioni ben più serie di cui il Sindaco Gattinoni dovrebbe preoccuparsi. Ce n’era davvero bisogno?”