Lecco. Divorzio nel PD: i consiglieri Fusi e Tagliaferri lasciano il gruppo

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Clara Fusi e Giovanni Tagliaferri, consiglieri comunali usciti dal PD

I malumori in maggioranza sfociano nella decisione comunicata lunedì in Consiglio Comunale

Clara Fusi e Giovanni Tagliaferri lasciano il PD per il gruppo misto e si astengono dal voto sull’aumento dell’Irpef

 

LECCO – Un divorzio che era nell’aria da tempo: Clara Fusi, assessore nella passata giunta Brivio e attualmente consigliere comunale, ha annunciato lunedì la sua uscita dal gruppo del Partito Democratico per confluire nel gruppo misto. Non è sola, con lei lascia i ‘dem’ anche Giovanni Tagliaferri, entrambi però resteranno nella maggioranza.

La ‘frattura’ si era aperta ormai un anno fa con la vicenda del nuovo municipio e con la decisione dell’amministrazione Gattinoni di abbandonare il piano portato avanti dal precedente sindaco Virginio Brivio, ovvero quello di trasferire la sede del Comune nell’ex Politecnico in via Sassi acquisito a tale scopo dalla Regione.

Un progetto che si era visto assegnare anche i finanziamenti del Pnrr ma abbandonato dalla nuova giunta di Mauro Gattinoni per tentare l’ipotesi – poi fallita – di rimettere in sesto l’edificio dell’ex banca di Piazza Garibaldi per traslocarvi il municipio.

Il caso aveva innescato le dimissioni del presidente del Consiglio, Francesca Bonacina, già vicesindaco di Brivio, e agitato i malumori di altri consiglieri della precedente amministrazione. Proprio Clara Fusi, in occasione dell’approvazione del bilancio dello scorso anno aveva avvertito:

“Fino ad ora ho personalmente deciso di dare possibilità di apprendistato a questa giunta, se oggi voto a favore è solo perché do un secondo anno di apprendistato, poi basta”.

Una promessa mantenuta, tanto che Fusi ha annunciato la sua scelta lunedì sera in occasione delle votazioni sul nuovo bilancio preventivo, al centro della discussione per i tagli previsti e soprattutto per l’aumento dell’addizionale Irpef, a cui sia Fusi che Tagliaferri hanno deciso di non dare parere favorevole con il resto della maggioranza ma di astenersi.

“Mi sono frullate molte domande nella testa in questi giorni: mi dimetto? Creo un gruppo misto? Esco dalla maggioranza? Mando tutti a quel paese e sto sempre assente? E’ una scelta che non prendo a cuor leggero – ha spiegato in aula – non senza una sofferenza intima e profonda. Sono consapevole che  è impegnativo avere in gruppo persone, come me, che esprimono un pensiero diverso. I consiglieri comunali, però, nono sono coloro che si limitano a schiacciare il bottone verde”.

Nessun ripensamento riguardo al percorso fatto: “Ho condiviso una proposta elettorale e ancora ci credo e tengo a questa esperienza. Continuerò ad essere presente, con il mio spirito e con la mia testa”.

Anche per Giovanni Tagliafferi è stata “una decisione sofferta e a lungo meditata. Sono stato eletto come indipendente nel PD, ora aderisco al gruppo misto. Ci sarà modo e tempo di confrontarsi, tenendo al centro il benessere della nostra città che siamo chiamati a rappresentare. Sento di avere ancora qualcosa a cui contribuire nel solco del programma elettorale che abbiamo sottoscritto due anni fa”.