Lecco, elezioni contestate: oggi l’udienza al TAR sul ricorso del centrodestra

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Peppino Ciresa e Mauro Gattinoni, sfidanti alle ultime elezioni in città

Martedì il Tar di Milano discuterà il ricorso presentato dal centrodestra

Tra le principali contestazioni il mancato seggio all’Airoldi e Muzzi

LECCO – Il verdetto potrebbe arrivare già martedì, giorno in cui è stata fissata l’udienza per il ricorso che il centrodestra lecchese ha presentato al Tribunale Amministrativo di Milano contro il risultato delle ultime elezioni in città.

Una sfida vinta dal centrosinistra del neosindaco  Mauro Gattinoni per soli 31 voti, un margine millimetrico sul candidato opposto, Peppino Ciresa, che gli avversari provano a mettere in discussione.

Un ricorso diretto contro il Comune di Lecco e contro i consiglieri comunali che siedono nei posti della maggioranza, per contestare un risultato elettorale ‘illegittimo‘, secondo i ricorrenti, che hanno avanzato alcune presunte irregolarità nello svolgimento delle operazioni di voto.

La principale contestazione riguarderebbe il mancato allestimento del sezione elettorale presso la Rsa Airoldi e Muzzi, nelle passate votazioni aperto anche ai cittadini, trasferita alla vicina scuola di Germanedo. Una decisione presa in accordo tra Comune e casa di riposo  a seguito dell’emergenza Covid, ma che per il centrodestra avrebbe violato le normative previste in materia di sezioni elettorali. Il seggio non poteva essere trasferito neanche in tempi di pandemia perché, si fa presente, esisteva un protocollo di sicurezza a cui attenersi per garantire le votazioni.

Il centrodestra avrebbe contestato anche gli orari di apertura e chiusura del ‘seggio speciale’ attivato in RSA per consentire il voto alle persone ricoverate nella struttura, duecento circa con residenza a Lecco di cui solo una trentina avrebbe partecipato alla votazione.

La coalizione del centrodestra e al centro il candidato Peppino Ciresa

Inoltre, verrebbe considerato illegittimo anche l’atto stesso di proclamazione del sindaco, per alcuni vizi di forma, ovvero la mancanza della data e del nome del candidato sindaco eletto.

Prudente al momento l’atteggiamento di entrambe le parti, che saranno rappresentate dai rispettivi legali, in attesa della decisione del tribunale.