Lecco. Il “Patto per una Comunità Educante” apre ai contributi della città

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Presentato il “Patto per una Comunità Educante” rivolto a giovani e famiglie

La proposta del Comune di Lecco, una ‘cornice’ aperta ai contributi dei cittadini, delle associazioni e delle scuole

LECCO – E’ stato uno dei punti del programma elettorale del centrosinistra nell’ambito delle politiche rivolte ai giovani e alle famiglie, ed ora il ‘Patto per la Comunità Educante’ sta per prendere forma, o meglio, si prepara ad assumere forma aprendosi ai contributi della città.

“E’ un manifesto dai principi generici, volutamente astratto e aperto alle proposte e agli spunti di tutti, affinché, grazie a questi contributi, possa essere sempre più rispondente ai bisogni delle famiglie e tutti vi possano riconoscersi – ha spiegato Alessandra Durante, assessore alla Famiglia, giovani e comunicazione, presentando il progetto – è una proposta che vuole essere l’occasione per chiamare al tavolo gli interlocutori e riempire questo patto di contenuti”.

Il documento, composto da quattro parti, sarà consultabile sul sito del Comune di Lecco (VEDI QUI IL MANIFESTO) e fino al 12 maggio si potranno inviare proposte e suggerimenti attraverso l’indirizzo mail indicato (comunitaeducante@comune.lecco.it).  Qui il collegamento diretto al sito del Comune di Lecco. 

Alessandra Durante

Il ‘Patto’, nella sua versione finale, sarà poi presentato in un futuro incontro pubblico promosso dall’amministrazione comunale.

Il lockdown ha acuito i bisogni delle famiglie

Un progetto “che è nato un anno fa, durante il lockdown – ha raccontato l’assessore – in una situazione di complessità dove le famiglie hanno sentito su di loro la responsabilità del lavoro e l’impegno dell’accudimento dei proprio figli che, oltre all’ambito famigliare, non avevano altro spazio dedicato a loro e alla loro socialità. Il peso sulle famiglie è stato forte ma ancor prima della pandemia era già emersa la necessità di una rete di supporto. Per questo serve una risposta che guardi oltre all’attuale contesto di emergenza e che abbia uno spazio temporale più ampio”.

“Allo stesso modo – ha proseguito l’assessore – i giovani in questo ultimo anno sono stati costretti in panchina, sono il nostro futuro e necessitano di risposte oggi, ma è importante che queste risposte non siano calate dall’alto. Gli stessi giovani devono essere attori delle politiche che li riguardano”.

Doposcuola e le proposte dal mondo sportivo

Per questo il Comune ha deciso di aprire il ‘patto’ alle proposte della comunità, programmando degli incontri con le diverse anime della città, come quello già avvenuto con i genitori dei consigli scolastici, con le associazioni sportive in programma per questa sera e con le scuole che si terrà nei prossimi giorni.

“Il Comune vuole essere anche parte attiva di questo patto, facendosi portatore di proposte proprie e dando impulso a progetti nuovi – ha spiegato l’assessore all’educazione e allo sport, Emanuele Torri – con i dirigenti scolastici cercheremo di sviluppare un’idea di doposcuola che possa arricchire qualitativamente il tempo degli studenti e che, ampliando l’orario scolastico, possa dare un servizio ulteriore alle famiglie”.

Emanuele Torri, assessore

“Alle associazioni sportive chiederemo di avanzare progetti che possano coinvolgere i giovani – ha spiegato ancora l’assessore Torri – diamo il via quindi a un processo che sarà graduale ma che vuole creare le condizioni per sviluppare queste proposte, anche attraverso la messa a disposizione di fondi da parte del Comune”.

Ammontano a 40 mila euro le risorse stanziate per il mondo scuola attraverso l’avanzo di bilancio del 2020, mentre per l’ambito sportivo si definiranno nel solco dei 500 mila euro che il Comune ha destinato alle associazioni del terzo settore.

Alla presentazione del ‘patto’ è intervenuto anche il prof. Alessandro Rosina dell’Università Cattolica di Milano che ha ricordato la situazione di difficoltà delle giovani generazioni, aggravate dall’emergenza Covid, in un mondo dove i cambiamenti corrono veloci e dove il rischio, senza il giusto approccio educativo, è quello di perdersi.