Lecco. Nuovo municipio, una sola proposta: “E’ quella per l’ex banca”

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L'edificio dell'ex Banca Popolare al centro della discussione sulla nuova sede del palazzo comunale di Lecco

Chiuso l’avviso pubblico per la ricerca di una nuova sede del municipio di Lecco

E’ arrivata un’unica proposta. Da chi? Amministrazione ‘tenuta’ al silenzio, l’opposizione fa accesso agli atti

 

LECCO – Una sola proposta per la nuova sede del municipio di Lecco: l’avviso pubblico promosso dal Comune si è chiuso ieri con questo esito.

Durante il Consiglio Comunale di ieri, dalla minoranza è stata fatta richiesta all’amministrazione comunale di rendere noto il nome del soggetto proponente, cosa che non è avvenuta, “non per reticenza” ha detto il sindaco Mauro Gattinoni, che ha ricordato come l’iter della procedura non sia terminato, quindi l’opposizione ha deciso di fare accesso agli atti.

“In seguito alla richiesta di accesso agli atti promossa ieri sera come primo firmatario assieme a tutti i consiglieri di minoranza – fa sapere Corrado Valsecchi di Appello per Lecco – comunico di aver ricevuto l’informativa che l’unica busta depositata per la manifestazione di interesse per il nuovo Municipio è stata protocollata da Lariana Iniziative Immobiliari srl via Cavour, 44 Lecco”.

Si tratta della società proprietaria del palazzo dell’ex Banca popolare di Lecco, uno dei pochi immobili candidabili all’avviso pubblico del Comune, che ha ristretto il tiro della ricerca ad immobili situati all’interno del distretto urbano del commercio e oggetto di istanza ai fini della rigenerazione urbana (vedi articolo).

Per Corrado Valsecchi è “completamente fuori luogo il comportamento del sindaco e della giunta che ci ha costretti ad un accesso agli atti negando una risposta immediata a tutto il consiglio comunale. Una mancata risposta per dire quello che anche i sassi sapevano. Una mancanza totale di rispetto per i consiglieri, rappresentanti della comunità, di minoranza, ma anche per quelli di maggioranza che mi auguro non succeda più. Come volevasi dimostrare l’operazione in corso è stata definita nei mesi scorsi ignorando qualsiasi informazione che consentisse ai consiglieri e alla comunità di conoscere i veri propositi dell’amministrazione”.

Corrado Valsecchi

“Una operazione mai esplicitata in campagna elettorale, mai inserita nel documento unico di programmazione, né nelle linee di mandato. Una operazione – ha aggiunto Valsechi in una nota – che sta creando un vulnus istituzionale con dimissioni politiche e tecniche di esponenti apicali degli Organismi Comunali. Una operazione che vede depositata in Procura una memoria in autotutela. Una operazione insieme a quella di via Marco d’Oggiono che inevitabilmente finirà sotto i riflettori di Anac e Corte dei Conti. I consiglieri di maggioranza adesso dovranno riflettere durante le feste natalizie, mi auguro in un saggio ripensamento perché si rischia di imboccare una strada senza ritorno. Non aver avuto nemmeno il coraggio di dire chi aveva protocollato l’offerta di una semplice manifestazione di interesse, nonostante il segretario ieri in consiglio diceva chiaramente che non c’erano problemi che inibivano tale risposta è grave e lascia trasparire l’imbarazzo di questa amministrazione”.