Lecco, ordinanza anti-clochard. La sinistra contro il sindaco

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Vietati bivacchi e ripari in strada per i senzatetto

L’ordinanza del sindaco Brivio, multa e sequestro per chi trasgredisce

LECCO – Porta la data di martedì l’ordinanza siglata dal primo cittadino di Lecco che vieta la “collocazione o abbandono nelle aree pubbliche di oggetti di varia natura atti a costituire giacigli, sedute o ripari di fortuna” come si legge nel testo del documento.

L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di porre un freno ai bivacchi notturni dei senza tetto di notte usufruiscono di alcuni portici del centro per passare la notte al riparo dal freddo.

Succedeva davanti al Teatro della Società, prima che il clochard in questione venisse invitato a traslocare, ed ora succede nel passaggio pedonale coperto tra piazza Affari e piazza Garibaldi, così come sotto il porticato di Palazzo Paure.

Coperte e altri oggetti, utilizzati dai senza fissa dimora, restano sulla strada anche durante il giorno e questo a discapito del decoro urbano, come si legge nel documento, creando anche un problema igienico sanitario.

L’ordinanza prevede la rimozione di quanto abbandonato in strada, se non subito riconducibile ad un proprietario, e multe dai 25 euro fino ai 500 euro per i trasgressori.

La sinistra contro il provvedimento

“Con questa sua ordinanza il Sindaco requisisce i miseri averi di chi per scelta o per necessità si trova a dover vivere per la strada, nemmeno fossimo nel Bronks o in qualche enorme periferia di qualche metropoli asiatica o sudamericana, nella nostra città, per fortuna, sono pochissime le persone che vivono per la strada – scrive il consigliere comunale Alberto Anghileri – Quasi sempre si tratta di donne e uomini fragili con tantissimi problemi alle spalle, persone che hanno perso il lavoro o la casa e magari anche gli affetti familiari. Persone che necessitano di aiuti, morali e materiali, che bivaccano sotto i portici della ex Deutsche Bank, o in altri angoli sperduti della città, ma parliamo di pochissime unità”.

Alberto Anghileri

“Ancora una volta – prosegue Anghileri – invece che eliminare la miseria e affrontare le fragilità umane si combattono i poveri e le persone più fragili. Signor Sindaco, per accontentare le lamentele di qualche benpensante, non esita a mettere in difficoltà i più deboli, ordina di “requisire e distruggere” i loro miseri averi, un materasso usato, qualche cartone usato come giaciglio, usati la notte e quasi sempre ripiegati e nascosti durante il giorno. Come sempre forti con i deboli e deboli con i forti. Per quanto ci riguarda ci opporremo con forza a questa sua ordinanza sbagliata, inutili e odiosa. Viviamo in un periodo davvero brutto, l’odio e il disprezzo verso il diverso sono diventati la quotidianità, la cattiveria verso chi ha un altro colore della pelle, o pratica una religione diversa, o vive in maniera non “normale” sembrano diventati la normalità. Signor Sindaco, lo diciamo con grande dispiacere ma la sua ordinanza sembra proprio seguire questa brutta strada”.