Lecco. “Ristori sproporzionati sulle associazioni, penalizzate le attività”

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I consiglieri Minuzzo e Brigatti (Forza Italia) sui ristori stanziati dal Comune

“500 mila euro per 250 associazioni, 600 mila euro per qualche migliaia di attività produttive”

LECCO –  “Tra pochi giorni verranno aperti i primi bandi per i ristori alle attività produttive e alle associazioni della nostra città, dopo più di un mese di lavoro nelle commissioni competenti.

Abbiamo fin da subito cercato di mantenere vivo lo spirito sia del nostro Ordine del Giorno, sia della Variazione a Bilancio da noi presentata e approvata anche dalla maggioranza: l’obiettivo era infatti quello di garantire aiuti nel più breve tempo possibile a tutte quelle realtà produttive che durante questo lungo anno di Pandemia non avevano ricevuto alcun sostegno dagli organi superiori.

Purtroppo è fin da subito emersa una pesante criticità che abbiamo sempre evidenziato durante le commissioni e che ci ha anche portato a votare contro la variazione di bilancio proposta dalla giunta: è infatti evidente la sproporzione tra le risorse stanziate per le associazioni cittadine (500.000 euro per circa 250 realtà, che permetterà di ristorarne circa il 70%) e quelle stanziate per le attività produttive (600.000 per qualche migliaia di realtà, che permetterà di ristorarne al massimo il 10%).

Davanti alle nostre richieste di rivedere la suddivisione della somma totale (1,1 milioni) al fine di rendere la misura più equa, l’assessore Pietrobelli ha dichiarato che in realtà nel 2020 le realtà produttive erano state indirettamente ristorate dal mancato pagamento di TOSAP e TARI: è evidente tuttavia come questa frase non sia corretta, perché non si possono chiedere tasse e imposte per servizi non usufruiti a causa delle chiusure! Alla fine, invece di rivedere il totale delle risorse da mettere a disposizione, per cercare di diminuire la platea delle attività produttive aventi diritto ai ristori si è deciso di applicare un livello di fatturato molto basso (massimo 250.000 euro) che escluderà numerose microimprese cittadine.

Inoltre abbiamo più volte espresso parere contrario alla suddivisione delle (già poche) risorse su più linee, perché abbiamo sempre ritenuto necessario intervenire il prima e con più risorse possibili per sostenere la difficile ripresa che aspetta oggi (non tra qualche mese) tutte le attività produttive: per questo riteniamo inutile affiancare alla linea ristori la linea ripartenza, che erode il montante totale e ritarda l’erogazione di una parte dei ristori.

In conclusione il principio dal quale era nato il nostro ordine del giorno approvato all’unanimità dalla maggioranza rischia di essere disatteso: l’occasione di aiutare chi in tutti questi anni ha sempre dato (tramite le proprie tasse) al comune e alla comunità di Lecco e che oggi invece ha un disperato bisogno di ricevere qualcosa per sopravvivere o ripartire, rischia di andare persa nonostante le importanti risorse a disposizione, per una errata comprensione delle priorità dalle quali partire!”

Emilio Minuzzo
Simone Brigatti