Lecco. Scontro in Consiglio, opposizioni in ‘silenzio’ e ‘fuoco amico’ dal PD

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“Totale assenza di dialogo”, l’opposizione rinuncia alla discussione e ritira gli emendamenti

Malumori anche in maggioranza. L’ex assessore Clara Fusi (PD): “Secondo anno di apprendistato per questa giunta, poi basta”

LECCO – E’ andata in scena mercoledì, nella seconda serata di convocazione del Consiglio Comunale a Palazzo Bovara, la discussione sul Bilancio di previsione 2022-24, il documento contenente le entrate, spese e investimenti che l’amministrazione comunale prevede di effettuare per l’anno in corso e per i prossimi due.

Una discussione alla quale le opposizioni, centrodestra e Appello per Lecco, hanno deciso di non partecipare: una protesta ‘silenziosa’ arrivata all’indomani della bocciatura di tutti gli emendamenti che Lega e Fratelli d’Italia avevano presentato riguardo al nuovo regolamento sulle occupazioni di suolo pubblico (vedi articolo).

Anche per il bilancio previsionale alcuni consiglieri avevano preparato emendamenti, salvo poi rinunciare alla loro presentazione: “Abbiamo ritenuto di ritirarli perché non sarebbero stati accolti – ha riferito Emilio Minuzzo di Forza Italia – una scelta presa in concerto con tutti i capogruppo di minoranza, ritenendo la totale assenza di dialogo e anche di rispetto. Nessuna delle nostre proposte è stata presa in considerazione. Abbiamo dunque deciso di non prendere parte a questa discussione. La maggioranza se la suoni, se la canti e porti la croce da sola”.

Emilio Minuzzo (Forza Italia)

Emendamenti ritirati anche da Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia “dopo l’atteggiamento riscontrato nella serata precedente – ha spiegato -Un consigliere comunale si impegna per poi  subire l’umiliazione dei colleghi che nemmeno hanno fatto lo sforzo di leggere gli emendamenti. Peccato perché da parte nostra ci sono tante proposte per la città. Se non cambierà questo atteggiamento dovremo passare dalla ‘vigile attesa’ all’ostruzionismo”.

“Se un consigliere non è d’accordo non può certo votare a favore – è intervenuto dalla maggioranza Alessio Dossi di Ambientalmente – Cerchiamo di entrare nel merito degli emendamenti, ma credo sia legittimo anche non essere d’accordo”.

La frecciata dell’ex assessore

Eppure qualche malumore torna ad emerge anche tra le fila della maggioranza e l’occasione è stata proprio il voto sul bilancio di previsione, con la dichiarazione di Clara Fusi (PD): “Non sono convinta di questo bilancio perché, nonostante tanti i soldi che arriveranno dal Pnrr, sono stati fatti dei tagli espliciti ed altri che si vedranno nel tempo, nei servizi non erogati e negli eventi che non saranno fatti”.

L’ex assessore Clara Fusi

Clara Fusi aveva già fatto notare la sua assenza nel novembre scorso, al fatidico voto che aveva affossato il percorso fino a quel momento intrapreso sulla nuova sede del municipio, aprendo la strada alla discussa ipotesi dell’ex Popolare di Lecco. Vicenda che aveva provocato le dimissioni di Francesca Bonacina da presidente del Consiglio Comunale.

Ora l’ex assessore dell’allora giunta Brivio ha deciso di uscire allo scoperto con un giudizio netto riguardante all’amministrazione del sindaco Mauro Gattinoni: “Fino ad ora ho personalmente deciso di dare possibilità di apprendistato a questa giunta, se oggi voto a favore è solo perché do un secondo anno di apprendistato, poi basta”.

Dichiarazioni che pesano soprattutto in casa PD, dove il gruppo appare evidentemente ancora segnato dai contrasti aperti proprio in seguito alla citata vicenda della sede comunale.

Il sindaco Mauro Gattinoni
Alberto Anghileri

Suonano invece come un auspicio le parole di Alberto Anghieri (Con la Sinistra Cambia Lecco), soddisfatto di un bilancio che “non lascia indietro nessuno, soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Abbiamo fatto passi importanti, ora ne serve uno ancora più importante: iniziare i lavori, perché i risultati si misurano nelle cose fatte. In sei anni di amministrazione, non ho mai visto iniziare e finire un’opera nei tempi previsti, al di la del colore politico. Significa che c’è un sistema che non funziona, facciamo in modo che questi impegni vengano davvero rispettati”.