Lecco. “Seggi elettorali, non nelle scuole” la richiesta dalle opposizioni

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Cercare delle sedi diverse dalle scuole per i seggi elettorali

Da Filippo Boscagli (centrodestra) e Massimo Riva (M5S) la richiesta al Comune di Lecco

LECCO – La ripresa della scuola quest’anno è messa in difficoltà anche da un’ulteriore questione, le elezioni comunali e il voto per il referendum, che, come in passato, vedrebbe le sedi scolastiche luoghi di voto con la chiusura degli istituti e tutte le complicazioni di igiene legate all’emergenza Coronavirus.

Per questo dalle minoranze in Consiglio Comunale a Lecco è stata avanzata la richiesta di definire soluzioni diverse. Una richiesta avanzata dal consigliere di centrodestra Filippo Boscagli e da Massimo Riva del Movimento Cinque Stelle e che vede il sostegno anche di Antonio Grandino e Dario Spreafico di Vivere Lecco.

“La settimana successiva all’apertura del 14 settembre, i bambini di Lecco si troveranno a casa subito per due giorni (lunedì 21 e martedì 22) con gli ovvi problemi per le famiglie che ci auguriamo possano ripartire con il lavoro proprio in quei giorni – spiegano i Consiglieri – Ogni istituzione oltre al Comune (dagli Enti superiori alla Prefettura) deve fare di tutto per garantire che il servizio scolastico non venga interrotto, sondando ogni possibile soluzione, dal vicino oratorio alle sale comunali fino alle migliori tensostrutture della protezione civile, chiedendo alla comunità locale ogni soluzione disponibile”.

“Sarebbe davvero paradossale – concludono – chiudere subito scuole di 700/800 alunni per il voto di 500 persone quando è possibile almeno tentare di garantire il voto lecchese per altre vie…”

Una scelta già presa, dall’altro capo della provincia, dal Comune di Merate (vedi qui).

Una lettera al sindaco

Anche Alberto Anghileri (Con la Sinistra Cambia Lecco) in una lettera al sindaco Viginio Brivio nei giorni scorsi aveva chiesto una soluzione differente:

“La riapertura delle scuole porta con sé alcuni problemi di non semplice soluzione: i
trasporti, gli spazi, le mense, il personale tanto per citarne alcuni. Nelle commissioni consiliari abbiamo già iniziato da parecchio a discuterne con la consapevolezza
che ci sono competenze del Comune, della Regione e del Governo centrale e che ognuno deve fare la sua parte. Ci sono poi altre due questioni che vorrei sottoporle, l’acquisto dei libri di testo e la chiusura delle scuole per l’elezioni, il 20 e 21 settembre e se si renderà necessaria una ulteriore dopo 15 giorni per il ballottaggio.
Sarebbe importante un impegno straordinario della Sua amministrazione per risolvere queste due questioni, individuando sedi alternative per i seggi elettorali che evitino la chiusura delle scuole, penso non sia un impresa difficile nella nostra città individuare gli spazi necessari”.