Lecco. Servizi Sociali, costi in salita diventano benefit per i lavoratori

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L'assessore al Welfare Emanuele Manzoni

Rivalutazione dovuta dei contratti con le coop. ma la risorse andranno agli operatori

L’assessore Manzoni: “Valorizziamo le persone e rendiamo attrattivo un settore che ha bisogno di lavoratori”

 

LECCO – In un momento in cui è accesa la discussione sui rincari che pesano sul bilancio del municipio, è significativa la scelta presa dal Comune di Lecco nell’ambito dei servizi sociali dove il sovrapprezzo dovuto alla rivalutazione dei contratti sarà destinato a migliorare le condizioni dei lavoratori delle cooperative operanti per l’ente comunale.

“Ogni anno sui contratti vengono rimodulati i costi in base all’indice Istat, lo scorso anno c’era stato un aumento del 3% quindi di circa 130 mila euro in più sui 3 milioni complessivi di spesa, quest’anno invece l’aumento è ben più alto: circa l’11%, quindi 300 mila euro in più” ha spiegato l’assessore Emanuele Manzoni durante l’incontro di mercoledì sera in commissione consiliare.

“Cifre dovute” ha precisato Manzoni, che dovranno essere versate all’impresa sociale Girasole, il consorzio di enti pubblici e realtà del terzo settore che negli ultimi anni ha preso in carico l’erogazione dei servizi sociali per il capoluogo e altri comuni dell’ambito territoriale facente parti del consorzio.

“Non potevano non pagare ma potevamo però scegliere come spendere queste risorse – ha proseguito l’assessore – la scelta politica, fatta insieme ai soci di Girasole, è stata quella di investire queste risorse aggiuntive per la valorizzazione degli operatori che prestano la loro professionalità nei servizi erogati. Si tratta di un comparto dove esiste storicamente un problema di reperimento di lavoratori, per minore propensione a questo tipo di mansione e anche per retribuzione”.

Da qui, la decisione di riversare il ‘sovrapprezzo’ del contratto a favore degli operatori: “Da gennaio, tutte le persone che lavorano per il Comune tramite l’impresa Girasole (educatori, assistenti sociali, operatori in genere) hanno ricevuto un aumento, non di stipendio in quanto non possibile intervenire sulle buste paga, ma di potere di acquisto di 100 euro corrispondenti all’erogazione di benefit aziendali”.

“E’ un primo importante passo per le risorse che avremmo comunque dovuto erogare ma così valorizziamo il ruolo a persone che lavorano per il nostro ente e si interfacciano ai cittadini, rendendo attrattivo il nostro territorio per gli operatori del sociale e  migliorando quindi la vita dei nostri cittadini a cui sono rivolti i servizi”.

Ci sono altri aumenti indiretti, ha spiegato Manzoni, legati ai rincari energetici e inflazionistici che pesano sulle spese nell’ambito servizi sociali: “Questa amministrazione ha sempre sostenuto che non garantirne la continuità di servizi per bisogni fondamentali della nostra società avrebbe significato trovarsi in una situazione peggiore il prossimo anno”.

La spesa complessiva per i servizi sociali per il 2023 sarà di 21 milioni di euro, una cifra che comprende gli 8 milioni di risorse legata alla gestione associata di alcuni servizi con altri comuni.