Lecco, stop al nuovo municipio. Le minoranze: “Il sindaco si dimetta subito”

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Da sinistra: Peppino Ciresa (Lecco Ideale), Filippo Boscagli (Lecco Ideale), Cinzia Bettega (Lega), Emilio Minuzzo (Lecco Merita di più) e Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia)

Fratelli d’Italia, Lega, Lecco Merita di più e Lecco Ideale unite nel chiedere le dimissioni della Giunta Gattinoni

Ciresa: “All’Amministrazione manca umiltà, che facciano una riflessione se ha senso andare avanti così”

LECCO – “Il sindaco si dimetta, la città non può continuare a pagare le scelte di una maggioranza che gioca alla giovane amministrazione”. All’indomani dell‘annuncio del primo cittadino, Mauro Gattinoni, che blocca l’iter per la nuova sede comunale nell’edificio ex Deutsche Bank si scatenano le critiche del centrodestra, che promette bagarre sul tema nel consiglio comunale previsto lunedì (24 ottobre).

Troppo alti i costi stimati (vedi articolo), sia per quanto riguarda l’ipotesi dell’ex banca di Piazza Garibaldi che per la demolizione e ricostruzione dell’ex ateneo di via Marco d’Oggiono, secondo la giunta. “Incompetenza e inesperienza della maggioranza” invece per le minoranze che hanno indetto una conferenza stampa.

L’edificio dell’ex Popolare ed ex Deutsche Bank in piazza Garibaldi

“L’iter di oltre un anno a questa parte per la nuova sede comunale che non vedremo mai è surreale, totalmente contromano – esordisce Cinzia Bettega, capogruppo della Lega -. C’è una perdita di tempo gravissima e un enorme esborso di denaro, buttato al vento. Non ci sono solo i soldi dell’ultima perizia, che non serviva perché già si sapeva che cosa sarebbe emerso, sull’edificio di piazza Garibaldi; ma del lavoro dedicato all’immobile di via Marco d’Oggiono, per l’acquisto e i progetti per la riqualificazione in ottica di ospitare gli uffici comunali. Dalla maggioranza mi devono spiegare perché si è ipotizzato di demolire l’edificio, già sede del Politecnico, cablato, con impianti a norma e acquistato per 5 milioni 570 mila euro pochi anni prima”.

Secondo le minoranze, il sindaco “aveva già deciso di continuare sulla strada di Deutsche Bank, anche se era già previsto un investimento di oltre 35 milioni di euro, somma comunque inaccettabile – aggiunge Filippo Boscagli, dalle fila di Lecco Ideale -. L’unica ‘non soluzione’ sarà di continuare con un Palazzo Bovara dichiarato più volte inefficiente, non sicuro, inagibile, non idoneo come municipio. Siamo stanchi di subire le beghe interne alla maggioranza, la giunta continua a dire che è colpa dei predecessori, dimenticando che sono sempre loro. C’è una lotta interna al Pd e chi paga è la città che non vede i progetti sul lungolago, al Bione e si ritrova solo con bandi persi. Diventa auspicabile che questa maggioranza si fermi e smetta di tentare di sopravvivere a qualcosa che è al di sopra delle sue capacità”.

Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco Merita di più, aggiunge: “Gattinoni dice che la situazione del municipio è migliorata, la verità è che cinque uffici sono dislocati in vari punti, non c’è funzionalità e non dimentichiamo la sicurezza dei dipendenti comunali, ci sono aule con travi pericolanti. Fra le dichiarazioni in commissione e la newsletter si viene a dubitare che il sindaco abbia una sola personalità: non può raccontarci che ha salvato città, è lui il regista del disastro dell’ex Deutsche Bank e della mancanza di un nuovo comune. Trovo penoso l’atteggiamento della maggioranza che dà colpe alle scorso Amministrazioni, dimenticando di essere la pura continuità, in aula infatti siedono anche ex della Giunta Brivio”.

“La Giunta è inefficiente – dice il consigliere Giacomo Zamperini, FdI – mentre la maggioranza va a scuola di politica sono passati due anni e sta andando tutto a rotoli, mentre loro giocano a fare i giovani amministratori la città soffre”. Poi la proposta: “Il palazzo di via Igualada, dove c’era l’Agenzia delle Entrate, è inutilizzato, è già pronto e operativo, non capisco perché non si valuti quell’opzione”.

E Peppino Ciresa, candidato sindaco non eletto e attuale capogruppo di Lecco Ideale: “Qui si parla di scelte sbagliate, di impreparazione totale di queste persone che a tutti i costi hanno voluto mettersi ad amministrare un comune. E la città ne paga le conseguenze. Se si fosse andati avanti con il progetto di via Marco d’Oggiono ora non avremmo un municipio dislocato, ma i lavori sarebbero stati quasi terminati e Palazzo Bovara sarebbe rimasto come palazzo storico. Manca l’umiltà nella giunta Gattinoni, che facciano una riflessione se ha senso andare avanti così”.