Mascherine e tamponi. Sette sindaci scrivono a Regione: “Cosa state facendo?” Fontana replica

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Il sindaco di Lecco, Virginio Brivio

I sindaci di Bergamo, Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Milano e Varese scrivono a Regione

Le domande al governatore Fontana sulla gestione dell’emergenza

LECCO – “Quando saranno disponibili i dispositivi di protezione – a partire dalle mascherine – il cui arrivo è stato promesso da tempo?”

E’ la prima delle domande che i sindaci di Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Milano e Varese e anche Lecco, dell’area di centrosinistra, hanno deciso di porre al governatore Fontana in merito alla gestione dell’emergenza Coronavirus.

La lettera è firmata da Giorgio Gori di Bergamo, Emilio Del Bono di Brescia, Gianluca Galimberti di Cremona, Virginio Brivio di Lecco, Mattia Palazzi di Mantova, Beppe Sala di Milano, Davide Galimberti di Varese.

“Che cosa sta facendo la Regione per proteggere il personale sanitario e gli ospiti delle RSA, in molte delle quali sappiamo purtroppo di numerosi decessi? In una recente conferenza stampa il Presidente Fontana ha detto che la situazione “è sicuramente sotto controllo’ e che ‘tanto i plurisintomatici che i monosintomatici verranno sottoposti a tamponamento’ E’ ciò che si sta realmente facendo?”

“Perché – scrivono ancora i sindaci – la Regione Lombardia non segue le direttive del Ministero e dell’Istituto Superiore di Sanità che prescrivono di sottoporre a tampone i sintomatici e, qualora questi siano positivi, i loro familiari e i contatti recenti?” e perché, chiedono ancora i sindaci, “la Regione Lombardia non ha ancora autorizzato l’avvio della sperimentazione dei test sierologici che altre regioni, come il Veneto e l’Emilia-Romagna, hanno invece attivato? L’esito di tali test – in abbinamento a un’indagine continua attraverso tamponi su un campione statisticamente rappresentativo per età, sesso, luogo di residenza, ecc, è ritenuto decisivo per certificare l’evoluzione dell’epidemia e l’immunità di chi abbia contratto il virus anche in forma asintomatica”.

Fontana risponde: “E’ una speculazione politica”

“Non c’e’ peggior sordo di chi non vuole ascoltare. Se poi la ‘lezioncina’ arriva da chi non ha competenze scientifiche dirette, la cosa diventa – per pura e bieca speculazione politica – ancora piu’ inopportuna e per certi versi triste. Un modo di comportarsi irresponsabile e poco consono per chi ricopre un ruolo istituzionale. Un atteggiamento sconsiderato che giunge proprio nel giorno in cui ho ricevuto una telefonata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella di plauso per tutto quello che stiamo facendo e anche per condividere l’opportunita’ di mantenere solido il fronte istituzionale”.

Attilio Fontana

Cosi’ il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, replica ai sindaci: “Già lunedì scorso durante la consueta riunione con i sindaci dei capoluoghi e, poi, non piu’ tardi di ieri – aggiunge Fontana – nell’aula del parlamento regionale, abbiamo risposto alle medesime domande da parte delle opposizioni, che oggi i sindaci di centrosinistra puntualmente, come un orologio svizzero, ripropongono. E’ evidente, che c’e’ una strategia politica e che quindi l’obiettivo e’ tenere alta la polemica contro la Regione, impegnata invece 24 ore su 24 a contrastare concretamente il virus”.

“Non mancheremo comunque – conclude il governatore – di recapitare ai sindaci in maniera specifica e puntuale tutta la documentazione che darà loro anche risposte scientifiche”.