Matteo Salvini in tribunale a Lecco al processo contro don Giorgio De Capitani (IL VIDEO)

Tempo di lettura: 3 minuti

Alla sbarra l’ex parroco di Monte (Rovagnate), accusato di  aver diffamato Salvini sul suo blog

L’ex ministro degli Interni è comparso questa mattina in Tribunale a Lecco per testimoniare

LECCO – “Quando auguri la morte a una persona e la insulti chiedi scusa. Questo per quattro anni invece è andato avanti a vomitare insulti. Il che vuol dire che se non chiede scusa spontaneamente, qualcuno glielo farà chiedere”. Sono queste le parole pronunciate da Matteo Salvini questa mattina, lunedì, all’arrivo in tribunale a Lecco.

Accompagnato dal suo avvocato, Laura Eccher, l’ex vice premier è stato accolto da alcuni sostenitori e dai parlamentari lecchesi Roberto Paolo Ferrari e Antonella Faggi. Presente anche l’ex assessore regionale Giulio De Capitani.

Matteo Salvini con l’avvocato Laura Eccher

Il leader del Carroccio era infatti atteso a Palazzo di Giustizia dove alle 11 era prevista l’udienza per il processo (giudice Nora Lisa Passoni) che vede imputato per il reato di diffamazione l’ex parroco di Monte di Rovagnate don Giorgio de Capitani.

All’arrivo di Salvini, quest’ultimo era già presente in aula, seduto a fianco dei suoi avvocati difensori Emiliano Tamburini e Marco Rigamonti.

Don Giorgio De Capitani con l’avvocato Emiliano Tamburini

Matteo Salvini si era infatti costituito parte civile, contestando al sacerdote di aver pubblicato, dal 2015 in avanti, sul proprio blog dei commenti offensivi e diffamatori nei suoi confronti. Quella odierna non è la prima udienza del processo che ha fatto registrare numerosi rinvii data l’indisponibilità di Salvini a presentarsi in aula per via degli impegni politici.

In aula, Salvini ha risposto alle domande del pm Del Grosso e degli avvocati delle parti. Anche don Giorgio ha rilasciato una dichiarazione spontanea al giudice (a breve l’articolo). L’udienza è stata poi rimandata al prossimo 11 novembre

All’uscita dall’aula

Matteo Salvini,  uscito dall’aula, ha risposto nuovamente alle domande dei cronisti. “Lo ripeto. I tribunali hanno tanto di cui occuparsi: spacciatori, truffatori, delinquenti e  non preti che danno del pezzo di merda. Quindi, glielo ripeto anche oggi dopo quattro anni: “chiedi scusa e dai qualcosa in beneficenza”. Il tribunale di Lecco si occupa di cose più serie. Se questo pensa di poter andare avanti a insultare a insultare il prossimo facendo il prete, invece no”.

Matteo Salvini ha ribadito il suo pensiero: ” Querelo raramente, non faccio il permaloso. Ma, da uno che la domenica officia la messa, mi aspetto parole e spirito diverso. Da parte degli avversari politici la critica ci sta, anche l’insulto. E infatti faccio finta di niente. Ma da un prete no. Pezzo di merda non è una critica, è un insulto. Se mio figlio dice pezzo di merda, si prende degli schiaffi”.

Salvini insieme all’on. Ferrari e Giulio De Capitani