Un impegno condiviso per rendere Lecco più attrattiva e sicura attraverso la mobilità sostenibile
LECCO – Negli ultimi quattro anni la provincia di Lecco ha beneficiato di un importante impulso alla mobilità sostenibile, grazie a quasi 25 milioni di euro destinati alla realizzazione di ciclovie e ad altri interventi di valorizzazione del territorio. “Un risultato significativo – commentano il vicepresidente Mattia Micheli e il sottosegretario regionale Mauro Piazza (Lega) – frutto di una programmazione strutturata e condivisa, portata avanti nel tempo grazie alla sinergia tra Regione Lombardia, la Provincia di Lecco e i numerosi amministratori locali coinvolti”.
Molti degli interventi realizzati derivano da una pianificazione avviata nelle legislature precedenti, frutto di atti amministrativi, ordini del giorno e approfonditi lavori istruttori che hanno richiesto tempo, confronto politico e intensi scambi istituzionali. Tra le iniziative più rilevanti si ricordano l’Ordine del Giorno n. 7134 del 9 dicembre 2021, firmato da Mauro Piazza, con cui la Giunta regionale ha stanziato 600 mila euro al Comune di La Valletta Brianza per la realizzazione di una pista ciclopedonale e l’allargamento della SP52, nell’ambito del fondo “Interventi per la ripresa economica”. Sempre nel 2021, l’Ordine del Giorno n. 7183 del 15 dicembre, presentato dal capogruppo della Lega, ha previsto lo stanziamento di 250 mila euro al Comune di Civate per la pista ciclopedonale del lago di Annone. A questo si è aggiunto l’Ordine del Giorno n. 8980 del 15 dicembre 2022, presentato dai consiglieri della Lega, che ha destinato ulteriori 700 mila euro al Comune di Civate per il primo lotto della stessa pista.
Un contributo di 1.900.000 euro è stato riconosciuto al Comune di Olgiate Molgora con la deliberazione n. 6515 del 13 giugno 2022, nell’ambito del bando “Interventi Emblematici Maggiori 2021” promosso da Fondazione Cariplo, per il progetto “Greenway dei Due Parchi – Vivere il territorio”. Con la deliberazione n. 4577 del 19 aprile 2021, invece, sono stati finanziati 3.120.000 euro per il primo lotto di interventi destinati al recupero della viabilità storica e alla valorizzazione identitaria delle Comunità Transorobiche, nella Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera. Successivamente, con la deliberazione n. 6845 del 2 agosto 2022, sono stati assegnati ulteriori 3.300.000 euro per il secondo lotto degli stessi interventi.
Un’ulteriore spinta è arrivata con la deliberazione n. 7766 del 28 dicembre 2022, nell’ambito del “Piano Lombardia”, che ha finanziato numerosi interventi nel territorio lecchese. Tra questi figurano gli itinerari cicloturistici Adda – città di Lecco, nei tratti Bione–Rivabella (810 mila euro) e Caviate–Bione (1 milione di euro); la pista ciclabile di via Cavalieri di Vittorio Veneto a Cernusco Lombardone (185 mila euro); il tratto Merate–frazione Pianezzo della Greenway dei Due Parchi a Olgiate Molgora (250 mila euro); la pista ciclopedonale di via Don G. Brambilla a Sirone, terzo lotto (265 mila euro); la pista tra Cremeno e Moggio, quarto lotto, nella Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera (250 mila euro); il collegamento ciclopedonale tra Dolzago e Oggiono (250 mila euro) e i lavori di ripristino della passerella ciclopedonale sulla SP342 Briantea a Nibionno, con miglioramento sismico (160 mila euro).
Il sostegno di Regione Lombardia, unito alla pianificazione territoriale della Provincia e alla lungimiranza di molti amministratori locali, ha permesso di destinare quasi 25 milioni di euro alle ciclovie di interesse provinciale. Di questa somma, circa 14 milioni sono stati assegnati al progetto Brezza, di cui 11.284.000 euro finanziati direttamente da Regione Lombardia con la deliberazione n. 3531 del 5 agosto 2020, mentre la quota restante è stata coperta dai Comuni e dalla Provincia.
“Questo lavoro – concludono Piazza e Micheli – rappresenta un passo fondamentale per rendere la nostra provincia sempre più attrattiva e le strade più sicure, adottando un approccio pragmatico e concreto alla mobilità dolce. Si tratta del risultato di un intenso e coordinato lavoro pregresso, con interventi già realizzati, altri in corso di esecuzione e ulteriori progetti già programmati.”

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